la storia

“Peppinella” mamma di due asinelli gemelli

Il parto straordinario nell’allevamento Lancellotti ad Agropoli. «Tanta paura, ma ora stanno bene»

AGROPOLI. Evento eccezionale ad Agropoli: nati due asinelli gemelli maschi. Il parto è avvenuto a metà novembre nell’allevamento di Gianpiero Lancellotti, a Moio. I due asinelli sono nati da “Peppinella”, esemplare di razza asinina della Sardegna. I nuovi arrivati sono stati accolti con tanto entusiasmo, anche se all’inizio si è temuto per la loro sopravvivenza. Ora godono di ottima salute: mangiano, corrono e saltano gioiosi nel paddock.

Mamma asina con i due gemellini
Evento eccezionale ad Agropoli nell'allevamento Lancellotti (video di Luigi Pepe)

Siamo sulla collina che sovrasta il centro Cilentano, non lontano dalle rinomate spiagge. È qui che si trova l’allevamento Lancellotti, dove il verde dei pascoli si perde all’orizzonte nell'azzurro del mare. In queste terre, a cavallo tra i due conflitti mondiali del secolo scorso, s’insediò la famiglia di allevatori che avviarono un allevamento di muli e asini. «Fu mio nonno Giuseppe – dice Gianpiero, domatore e addestratore – a stabilirsi ad Agropoli e ad avviare quest’azienda, forte della sua esperienza di stalliere della scuderia reale della razza de’ I Butteri di Persano durante il periodo in cui era militare alla Casina Reale».

Come fece suo nonno, e se vogliamo per un discorso affettivo, Gianpiero ha deciso di allevatore anche gli asini perché l’allevamento oggi è in maggioranza di cavalli. La scelta è caduta sulla razza sarda. Così è arrivata Peppinella che era già gravida. La sorpresa è stata scoprire che in quel pancione c’erano due asinelli. La conferma l’ha data il veterinario Fabiola Gitto che ha seguito l'intera gestazione fino al giorno del parto. «È stato un parto difficile, molto particolare – spiega Gianpiero – Abbiamo temuto per la sopravvivenza dei due asinelli e della madre. Per giorni siamo stati in apprensione, ora possiamo dire che gli asini stanno bene». Nell’azienda di Moio i due asinelli sono diventati le mascotte, spodestando dal trono Malawi, lo zebrallo, incrocio tra la zebra Safari e la cavalla Kelly, nato sempre su queste colline. Non nasconde l’emozione Gianpiero mentre li presenta agli ospiti. Nei suoi occhi c’è la soddisfazione per averli aiutati a vivere. Il suo amore per gli animali è un fattore genetico, come ama sottolineare. La sua vita è tutto il suo ranch dove gli “abitanti” lo tengono impegnato tutti i giorni. Perché gli animali non conoscono i festivi.