«Pendolari sempre più penalizzati»

Flash mob alla stazione della Circumvesuviana. Al via la campagna “Fateci uscire dalla preistoria”

SALERNO. Sono oltre 395 mila i pendolari in Campania: negli ultimi due anni le corse sono state tagliate del 20% mentre le tariffe sono aumentate del 12,5%. Solo lo 0,2 % del bilancio regionale viene speso per migliorare i servizi, mentre sono stati cancellati il 90% dei treni sulla Napoli Avellino ed ogni dieci carrozze della Circumvesuviana quattro sono andate in ricovero. Sono questi solo alcuni degli allarmanti dati forniti da Legambiente che ha presentato la campagna Pendolaria “Fateci uscire dalla preistoria” in occasione di un flash mob alla stazione terminale della Circumvesuviana di Napoli. «Per i circa 400 mila pendolari- commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania- che ogni giorno prendono un treno per andare a lavorare o a studiare è andata crescendo la sensazione di essere trattati da cittadini di serie B. Ossia con meno diritti, attenzioni, possibilità di altri». Le maggiori difficoltà che i pendolari lamentano riguardano l’età e l’affollamento dei treni ma anche disagi derivanti dalla mancanza di coincidenze sulle direttrici Salerno-Cava de’ Tirreni-Napoli e Caserta-Aversa-Napoli, due delle tratte più utilizzate della Regione e dove i pendolari chiedono un maggiore cadenzamento dei treni. Dei 395mila viaggiatori al giorno campani, quasi 300mila sono quelli che si dirigono quotidianamente nell’area di Napoli.