Inchiesta a cava

Pedofilia al centro massaggi, tre indagati

Gestore e due clienti accusati di violenza sessuale su un 14enne. S’indaga su un giro di prostituzione omosessuale

Sarebbero stati in tre ad abusare di un ragazzino di 14 anni nel centro massaggi di Cava de’ Tirreni che da alcune settimane è nel mirino della magistratura. Sul registro degli indagati il sostituto procuratore Elena Guarino ha iscritto il nome del gestore della struttura, che secondo le indagini avrebbe messo in piedi un giro di prostituzione omosessuale e avrebbe coinvolto il 14enne, mentre sono ancora in corso di identificazione le altre due persone di cui ha parlato l’adolescente, che potrebbero essere clienti del centro a cui la prestazione sessuale è stata offerta in un unico pacchetto con i trattamenti benessere.

Le ipotesi di reato sono quelle di violenza sessuale su minore, pedopornografia e sfruttamento della prostituzione minorile, perché non è escluso che oltre al ragazzino già ascoltato dagli inquirenti possano essere stati coinvolti altri coetanei e che alcuni incontri siano stati filmati.

Per adesso si sa che il titolare del centro massaggi aveva fatto di quell’attività commerciale una sorta di copertura per gli appuntamenti a sfondo sessuale. Lui stesso si sarebbe prostituito, pubblicizzando le sue prestazioni di “massaggiatore” su un sito internet specializzato in proposte hard. Dagli incontri a domicilio si sarebbe poi passati a un’organizzazione più ampia e all’allestimento, nel centro di Cava de’ Tirreni, di un istituto specializzato in massaggi che in poco tempo avrebbe attratto clienti anche da Salerno e dall’Agro nocerino sarnese, proprio in virtù dell’offerta di prestazioni collaterali. In quel giro di adulti sarebbe però finito almeno un ragazzo minorenne, il 14enne che all’interno della struttura sarebbe stato stuprato da tre uomini e che solo dopo le insistenze dei genitori (che avevano notato qualche stranezza nel suo comportamento) ha confidato quel rapporto sessuale accettando di raccontare tutto ai carabinieri. Ora la sua ricostruzione è al vaglio del magistrato, ma l’inchiesta si è già allargata per verificare cosa accade davvero in quell’istituto di benessere frequentato dalla borghesia e se vittima del giro pedofio siano finiti anche altri minori. Per cercare conferma i carabinieri della compagnia di Nocera hanno eseguito nei giorni scorsi una perquisizione nei locali, acquisendo registri cartacei e documenti informatici. Nella prossima settimana potrebbe anche essere ascoltato di nuovo il 14enne che ha denunciato la violenza. Ed è possibile che l’inchiesta aperta dalla Procura salernitana giunga in tempi brevi a una svolta.

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