Pediatria in tilt, la denuncia del sindaco 

Torquato ha descritto in rete l’attesa sua e dei tanti utenti che affollavano il pronto soccorso a Nocera

NOCERA INFERIORE. Un solo pediatra all’ospedale “Umberto I per visitare i tanti bambini che arrivano dal pronto soccorso e che sono ricoverati nel reparto e per una visita si attendono poco meno di tre ore. La denuncia arriva direttamente dal sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. Il primo cittadino ha accompagnato, ieri pomeriggio, la nipotina per farla visitare alla pediatria per una febbre alta, perdurante da alcuni giorni. E su Facebook, dopo aver seguito la normale trafila come tutti i cittadini, ha raccontato la sua esperienza: «Sono in pediatria con mia nipote. Passati come tutti dal pronto soccorso, aspettiamo in fiduciosa attesa di una visita per la bambina da circa tre ore. Prima di noi altri quattro piccoli e le loro famiglie. Sono di Angri, Cava de’ Tirreni, Poggiomarino e ancora Nocera. Ma c’è solo un’ unica pediatra (brava e attenta) per le visite che vengono dal pronto soccorso ed il reparto. Aspettano, soffrono, sperano. Una di loro andrà fuori perché qui manco c’è posto. Quando avremo finito, forse aspetteremo altre ore per una radiografia e un prelievo. In questi giorni di festa per i piccoli ammalati (per tutti gli ammalati) il servizio dovrebbe essere più veloce con più personale, perché è ancora di più in questi giorni che la preoccupazione aumenta, amplificata dall’atmosfera di festa. Ma non è così. E non lo è manco in un giorno normale. Intanto aspettiamo medici, infermieri personale. Non solo ora, non da oggi».
Non è la prima esperienza del genere per il sindaco Torquato: in un precedente caso, che aveva interessato la madre, aveva infatti già avuto modo di constatare con mano la bolgia in cui dovevano lavorare due soli medici. Il post del primo cittadino nocerino è stato pubblicato sui social proprio per richiamare l’attenzione sulla necessità di elevare a secondo livello il Dea Nocera Inferiore-Pagani. «Non si tratta di un mero cambio di dicitura ma di un fatto sostanziale – ribadisce Torquato -. Chiamiamolo come vogliamo, ma i due ospedali di Nocera Inferiore e Pagani fanno fronte ad un’utenza che arriva non solo dall’Agro nocerino ma anche dalla Valle dell’Irno, da Cava de’ Tirreni e dal Vesuviano, sia lato interno sia da quello mare. Ormai, da anni, l’“Umberto I” e l’“Andrea Tortora” sono punti di riferimento di una popolazione assistita di circa 600mila abitanti e a far fronte a questa richiesta ci sono organici ancora sottodimensionati. Personale che presta livelli di assistenza medica e infermieristica di qualità, nonostante le difficoltà».
Il sindaco chiede ancora una volta un intervento chiaro e certo da parte della Regione Campania: «Nutro ancora fiducia sul fatto che la Regione punterà concretamente a migliorare la dotazione di personale e l’organizzazione degli ospedali di Nocera Inferiore e Pagani, senza depauperarli di organizzazioni e risorse, fino al riconoscimento di Dea di secondo livello. Sarebbe davvero un errore, infatti, parcellizzare le prestazioni ospedaliere, soltanto creando tanti Dea di primo livello sul territorio. Giusto semplificare le strutture complesse che sono in esubero, certo, ma questo non vuol dire che all’ospedale nocerino “Umberto I” non si dia ciò che gli spetta».
Salvatore De Napoli
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