Pd: Piero e Pietro De Luca “scontro” tra mozioni

Il figlio del governatore e quello dell’ex sindaco di Amalfi in corsa per l’assemblea Tra i nomi di spicco Alfieri, Saggese, Cuomo, Canfora, D’Alessio e Andrea Volpe

SALERNO. Piero e Pietro De Luca si daranno battaglia nello stesso collegio (Costiera Amalfitana). Il figlio del governatore della Campania e il rampollo dell’ex sindaco di Amalfi sono capolista il primo della mozione Renzi il secondo per quella di Emiliano. È solo una delle curiosità che emergono dalla lettura delle liste presentate ieri a Napoli e dalle quali saranno eletti i delegati salernitani all’Assemblea nazionale del Partito democratico. Sono 52 i candidati e i renziani non hanno risparmiato volti noti. Oltre al figlio del presidente della Regione Campania, per la mozione Renzi, negli altri collegi, tra i capilista, spiccano il sindaco Franco Alfieri che non ha voluto rinunciare alla sua presenza: una ennesima prova di forza? Forse. Ed ancora il presidente della Provincia Giuseppe Canfora e la senatrice Angelica Saggese. Per il governatore della Puglia, Michele Emilano, il parlamentare Simone Valiante oltre al figlio dell’ex sindaco di Amalfi, ha scelto come capilista: il vice sindaco di Monte San Giacomo, Angela D’Alto; l’ex sindaco di Capaccio, Enzo Sica; il consigliere comunale di Scafati, Michelangelo Ambrunzo. Mentre invece per la mozione del guarda sigilli Andrea Orlando, il coordinatore Antonio Cuomo è capolista nel collegio Sele Picentini mentre gli altri capilista sono, Rosanna Di Stasio (Sant’Arsenio); Palmiro Giancarlo D’Ambrosio (Angri) e Lorena Iuliano (Cava de’ Tirreni).

Tra i nomi dei renziani, oltre ai quattro capolitisti, spiccano il consigliere comunale, Antonio D’Alessio (collegio Costiera Amalfitana); l’ex consigliere regionale, la neo pittelliana Anna Petrone (Cilento - Vallo di Diano); il figlio del sindaco di Bellizzi, Andrea Volpe, primo dei non eletti in Regione, e Carmine Ansalone che a Mercato San Severino ha ceduto il passo a Enzo Bennet come candidato sindaco. Con Emiliano invece, tra i nomi segnaliamo il consigliere comunale di Battipaglia, Egidio Mirra.

Si chiudono così le fasi interne del congresso dem e si lancia la corsa alle primarie. Si tratta del terzo atto del congresso dopo la votazione nei circoli e le convenzioni provinciali. Le votazioni nei circoli hanno stabilito i rapporti di forza tra i candidati e certificato che tutti hanno raggiunto il 5% per partecipare alle primarie. A Salerno Matteo Renzi ha ottenuto un risultato bulgaro lasciando presagire quello che accadrà il prossimo 30 aprile, quando a votare saranno i simpatizzanti del Pd. Un voto, quello del 30, che potrebbe richiamare ai gazebo anche il “popolo del No” e sovvertire il risultato dei circoli. Sarà così? Vedremo. Intanto dal Partito democratico ci sarà grande attenzione affinché il voto non sia “inquinato”. Così come, questo congresso sarà l’ultima prova che, soprattutto gli orlandiani, daranno al Partito. Più di qualcuno, infatti, è pronto a lasciare il Pd se Renzi dovesse vincere. Un salto del fosso che non dovrebbe però toccare ai salernitani vicini al ministro.

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