Pd, le donne provano a difendere De Luca

Quelle che siamo riusciti a contattare minimizzano le offese alla sindaca Raggi. Di Pietro: «È uno che si sputtana da solo»

Con i suoi pesanti commenti nei confronti della nuova sindaca di Roma, Virginia Raggi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca si è conquistato nuovamente la ribalta nazionale e come altre volte in occasioni simili non in maniera positiva. Anche la stampa nazionale ha dedicato ampio spazio a quella frase contro la sindaca definita «Bambolina imbambolata».

Le reazioni locali. Se da Napoli in su si bacchetta il comportamento del presidente, lo stesso non avviene nel Pd di Salerno e provincia, forse perché ormai assuefatto dalle sue continue esternazioni, in talune occasioni anche più offensive di quest’ultima che però ha colpito direttamente la sindaca di Roma. Le donne del suo partito, che dovrebbero sentirsi colpite da una tale frase, tentano di difenderlo, alcune anche con qualche slalom verbale. Molte di loro ieri non sono risultate raggiungibili. La prima a parlare è l’attuale vicesindaco del Comune di Salerno, Eva Avossa, che cerca di dribblare: «Non ho avuto modo di ascoltare quello che ha detto e quindi l’intero intervento – ammette – se dovesse risultare un commento poco gradevole mi dispiacerebbe nello stesso modo che se fosse stato detto nei confronti di un uomo. Devo dire, però, che ho lavorato con il presidente della Regione per dieci anni quando è stato sindaco di Salerno e il nostro rapporto è stato fondato sul rispetto reciproco. Non posso dire che abbia mai avuto nei miei riguardi o in quelli delle mie colleghe consigliere atteggiamenti poco corretti».

Chi difende a spada tratta il presidente è anche la parlamentare del Pd Sabrina Capozzolo, componente della segreteria nazionale del partito. «Credo – dice – che sia stata data eccessiva enfasi a un’affermazione che non voleva essere offensiva, anche se decontestualizzata è apparsa tale. De Luca non voleva offendere nessuno ma la sua era una frase che si prestava a diverse interpretazioni. Personalmente sia a livello di partito sia nel rapporto personale con De Luca non ho mai riscontrato un atteggiamento maschilista nei miei confronti o delle mie colleghe».

A puntare l’accento sul fatto che si è voluto solo creare un “caso mediatico” è anche la responsabile cultura del Pd provinciale, Antonietta Limongi. «Come donna non mi sono sentita offesa dalle affermazione del presidente De Luca – spiega – se Raggi fosse stata un uomo la si poteva definire bambolotto perché effettivamente così appare. Raggi sta facendo quello che aveva promesso di non fare e vista la Giunta e quello che sta accadendo mi sembra una definizione calzante. Nel Pd provinciale non c’è nessuna visione maschilista della politica, come dimostra la numerosa rappresentanza femminile che siede in segreteria. Non mi sono mai sentita esclusa o non rispettata. Si è voluto solo alzare un polverone mediatico perché si trattava di una dichiarazione di Vincenzo De Luca».

Le reazioni nazionali. Non la pensano così a livello nazionale. Se a caldo le prime dichiarazioni sono arrivate proprio dai componenti della direzione nazionale del Pd, ieri altri esponenti politici hanno voluto bacchettare il suo atteggiamento. «Il tono con cui Vincenzo De Luca ha apostrofato la neo sindaca di Roma è sintomatico di un modo di fare politica che non ci piace e offende le donne», ha detto il coordinatore di Italia Unica, Lelio Alfonso. «C’è voluta qualche ora e l’indignazione della Rete perché il Partito democratico prendesse le distanze», ha concluso Alfonso. Ci va giù pesante Antonio Di Pietro: «Le parole di De Luca? De Luca è uno che si sputtana da solo».

Molti gli esponenti di Forza Italia che hanno attaccato il presidente, prima lunedì sera proprio la salernitana Mara Carfagna. «Trovo indecenti le parole con cui De Luca ha appellato la nuova sindaca di Roma”, ha detto Elena Centemero, presidente della Commissione Equality and Non Discrimination del Consiglio d’Europa, mentre la collega di partito Renata Polverini chiede che «De Luca e il Pd chiedano scusa a Raggi e ai romani».

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