Pd e viabilità Cilento Arlacchi: «Appoggio la battaglia di Vallo»

PRIGNANO CILENTO. Proseguiranno anche per tutta la settimana prossima le verifiche al viadotto della Provinciale 430, il cui parziale cedimento nel gennaio scorso ha comportato la chiusura dell’arteri...

PRIGNANO CILENTO. Proseguiranno anche per tutta la settimana prossima le verifiche al viadotto della Provinciale 430, il cui parziale cedimento nel gennaio scorso ha comportato la chiusura dell’arteria, nel tratto Agropoli sud-Prignano Cilento, per comprendere se potrà o meno essere riaperta al traffico.

Intanto i disagi che sta creando lo sbarramento della più importante arteria di collegamento tra alto e basso Cilento giungono fino a Bruxelles. Ad alzare la voce contro la Provincia è l'eurodeputato del Pd, Pino Arlacchi. «È inaccettabile il ritardo con cui si sta affrontando la problematica della viabilità in alcune aree del Cilento – spiega Arlacchi - ed è per questo che mi unisco all’appello del Partito democratico di Vallo della Lucania affinché tutti i soggetti politici, dal governo alle istituzioni locali, condividano un piano di emergenza per il territorio e per gli abitanti cilentani».

A causa del dissesto della rete viaria il Pd vallese aveva chiesto che le popolazioni ricadenti nei territori “disagiati” potessero usufruire della sospensione dal pagamento di tutti i tributi statali, cartelle esattoriali, mutui e un’eliambulanza per fronteggiare l’emergenza sanitaria; transfert gratuiti per i turisti. «L’inestimabile patrimonio paesaggistico custodito nel Cilento e nel Vallo Di Diano - aggiunge l’europarlamentare - meriterebbe piani straordinari di salvaguardia e valorizzazione, e invece sono mesi che la popolazione subisce disagi a causa delle strade chiuse e dei collegamenti interrotti da frane e smottamenti, con la conseguente grave ricaduta sul settore turistico ed economico. Per la seconda estate consecutiva – conclude - si rischia così di ferire la bellezza e le potenzialità economiche di una delle aree più suggestive d'Europa e di migliaia di operatori, di imprese e di famiglie».(a. p.)

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