Pazienti oncologici, a Pagani stop alle file 

Entro fine mese il progetto di fattibilità di una società di Trento per azzerare le attese nelle prenotazioni all’ospedale

PAGANI. Pronto un progetto per azzerare le attese inutili e deprimenti per i pazienti oncologici. Entro fine mese sarà presentato uno studio realizzato dall’Euros di Trento che ha elaborato gratuitamente il progetto per il polo oncologico di Pagani, ospedale di riferimento per varie regioni italiane.
L’azienda era stata contattata all’Exposanità di Bologna, la vetrina delle innovazioni di processo e di prodotto nel campo sanitario nel mondo, dal direttore sanitario del presidio ospedaliero “Andrea Tortora” di Pagani, Mario Salucci, nel capoluogo emiliano su delega dal direttore sanitario Alfonso Giordano del Dea Nocera-Pagani.
Uno dei problemi ospedalieri sono le attese afinalistiche, ossia quelle che non sono necessarie a raggiungere un obiettivo.
In un polo oncologico queste attese hanno un peso psicologico determinate per la tenuta dei pazienti. Un ammalato oncologico in questo momento a Pagani può attendere ore per le sue prestazioni che non sa dove, quando e da chi saranno effettuate, mentre è insieme ad altri sofferenti che iniziano o hanno in corso la terapia oppure sono allo stato terminale.
La ditta trentina ha inviato gratuitamente al “Tortora” ingegneri e tecnici per mettere appunto uno studio di fattibilità per un sistema di controllo e coordinamento delle prenotazioni, per azzerare di fatto le attese inutili.
Il paziente, ad esempio, parte da casa sapendo che a un determinato orario sarà visitato dal medico specialista negli ambulatori del Day Hospital oncologico, poi già sa dove e a che ore deve eseguire accertamenti clinici o pratiche speciali.
In questo modo si rende efficiente il sistema ospedale, con giovamento per i tempi e l’umore dei pazienti e degli operatori, evitando inutili frizioni create da fraintendimenti o attese bibliche non dovute.
L’innovazione ulteriore di questo sistema sta nel coinvolgimento in rete di medici di base, specialisti ambulatoriali e delle strutture per esami particolari (radiologici, chirurgici, anatomopatologici, ematologici ed ecografici) che assicurano la salvaguardia del profilo clinico-diagnostico e della qualità di vita del paziente.
L’utente si rivolge al suo medico di base che entra in contatto con un sistema, stabilendo il percorso e i tempi ottimali che deve seguire l’ammalato, eseguendo in automatico anche tutte le prenotazioni.
Lo studio, al quale hanno contribuito con suggerimenti gli oncologi di Pagani, sarà presentato entro fine mese alla Direzione della Dea con una conferenza pubblica e quindi alla direzione generale dell’Asl. I costi dell’operazione sarebbero compatibili con i vantaggi già da anni diffuso in altre regioni.
Una volta accettato lo studio, bisognerà finanziarlo. Non è escluso che, come accaduto in altri casi, se l’Asl non riuscisse a provvedere con propri fondi, potrebbero subentrare privati singoli o le associazioni dei familiari per finanziare il progetto.
Salvatore De Napoli
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