Patto sulla fiscalità per il rilancio dell’occupazione

Il Comune di Fisciano pronto a incontrare Confindustria Sul tavolo un possibile accordo sugli incentivi alle aziende

FISCIANO. Gli amministratori di Fisciano si dichiarano pronti ad aprire un tavolo tecnico per sottoscrivere un patto sulla fiscalità locale che possa creare le condizioni migliori, collegandosi con un sistema di premialità fiscale, allo scopo di incrementare i livelli occupazionali.

A comunicarlo sono il sindaco Tommaso Amabile e l’assessore al bilancio e alle finanze, Franco Gioia, che hanno accolto l’invito del presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro, rivolto a tutti gli enti locali, di mettere in atto un sistema di premialità fiscale per quelle aziende che, a partire da quest'anno, decideranno di investire risorse per ampliare i propri capannoni, per acquistare nuovi macchinari e/o attrezzature determinanti per la propria crescita, con conseguente ricaduta in termini di incremento dell’occupazione locale.

«Un patto chiaro e trasparente - si legge nella nota di Confindustria ai Comuni - che veda, da un lato, gli imprenditori pronti ad investire, dall’altro le amministrazioni disponibili a rivedere, in base ad una griglia di criteri da definire, le aliquote di propria competenza dei vari tributi locali».

Secondo Confindustria Salerno, «per tornare a creare lavoro e benessere e per restituire una prospettiva alle giovani generazioni occorre anzitutto una riduzione del carico fiscale e, al posto dell'attuale coacervo normativo, regole semplici e stabili».

Il presidente Maccauro ha precisato che bisogna contenere soprattutto le aliquote Imu, in quanto è stato evidenziato che nel passaggio dall’Ici all’Imu, si è registrato un aumento mediamente più del doppio in termini di imposte locali. «Per l’anno in corso - si legge nella lettera inviata da Amabile e Gioia - non abbiamo modificato l’aliquota Imu del 2012, mantenendola invariata all’8,5 per mille per le attività produttive, anche con grossissimi sacrifici in termini di bilancio, e non facendo la corsa all’aumento massimo del 10,60 per mille, come è successo in moltissimi comuni d’Italia ed anche del nostro comprensorio».

In materia di Tares, poi, il comune di Fisciano, ha cercato di contenere le aliquote delle attività commerciali ed industriali applicando per tutte le categoria il minimo che la norma consentiva. Solo in alcuni casi si sono verificati dei piccoli aumenti, ma per circa il 90 per cento delle categorie si sono riscontrati dei forti ribassi rispetto al 2012. «Non solo - si legge ancora - ma abbiamo previsto l’esenzione completa dal tributo per un anno per tutti coloro che hanno avviato o intendono avviare una nuova attività sul territorio del nostro Comune».

Mario Rinaldi

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