Patto di stabilità sforato Pronti i tagli alle indennità

I consiglieri percepiranno il trenta per cento in meno. Ma l’assessore rassicura «Non c’è alcun buco, il consuntivo 2012 si chiuderà con il segno positivo»

Potrebbero bastare appena 13 voti alla Giunta Iannone per approvare i 46 punti all’ordine del giorno previsti dalla seduta di Consiglio provinciale rinviata a venerdì mattina in seconda convocazione. All’ordine del giorno ci saranno numerosi debiti fuori bilancio «dei quali – ha spiegato l’assessore al bilancio, Amilcare Mancusi – solo uno riguarda l’attuale Giunta mentre gli altri sono relativi alle precedenti gestioni». Ma il piatto forte resta lo sforamento, per 1,3 milioni di euro, del patto di stabilità del 2012. Un punto sul quale l’opposizione è pronta a dare battaglia. «Lo sforamento – ha dichiarato il consigliere del Pd, Giovanni Coscia - ha messo in difficoltà la Provincia».

Ma per Mancusi non esiste alcun problema. «Nel corso del 2012 – ha spiegato ai giornalisti - avevamo già i segnali che si sarebbe sforato il patto di stabilità e quindi abbiamo cercato di ridurre. Adesso le conseguenze gravano sui trasferimenti e sulle indennità che verranno ridotte del 30 per cento». Dunque, nonostante si sia cercato di limitare i danni, le conseguenze ci saranno. Per quanto riguarda le indennità ai consiglieri provinciali, il sindaco di Sarno annuncia riduzioni.

Ma, intanto, a febbraio i gettoni di presenza sono stati regolarmente pagati, e per intero, ai 36 consiglieri provinciali, con cifre che vanno dai 21 euro di Cristoforo Salvati (Fdi) ai 1700 euro di Simone Valiante (Pd). Tagli che, ad ogni modo, non sarebbero indice di conti in rosso a Palazzo Sant’Agostino. A dirlo è sempre Mancusi. «La Provincia – ha affermato in una nota - è un ente pubblico e non una società per azioni. Chi non fa questa differenza è portato a prendere sviste madornali e a fare letture approssimative e fuorvianti».

Il buco da 1,3 milioni di euro, ovvero l’importo per il quale è stato sforato il patto di stabilità, non sarebbe un buco. «La pubblica amministrazione – ha spiegato – deve amministrare i fondi pubblici senza creare profitti. Tant’è che il documento finanziario più importante per un ente pubblico è il conto del bilancio e non il conto economico. Infatti, il conto del bilancio dell’esercizio finanziario 2012 della Provincia chiude con un positivo risultato di competenza di poco superiore ad un milione di euro, segno che tutti i fondi ricevuti sono stati spesi».

I conti, quindi, sarebbero in salute. A testimoniarlo è anche il recente risultato di amministrazione che ha accertato un utile di oltre 23 milioni di euro. Mancusi ha poi ricordato come dal 2009 ad oggi il debito sia sempre costantemente diminuito passando dai 20 milioni del 2010 all’1,3 milioni di euro di quest’anno.

Mattia A. Carpinelli

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