Patrimonio in vendita per aiutare il bilancio 

La ricognizione dei beni è una delle priorità annunciate dal sindaco Bottone In attesa dei bandi di alienazione si punta a vendere le case al Parco Arancio

Ripartire dal patrimonio comunale per dare respiro al bilancio e avere maggiore liquidità attraverso l’alienazione. Questa la necessità che si presenta sempre più forte per Palazzo San Carlo. Anche se nel piano di alienazione triennale dei beni comunali era stato previsto un rientro ipotetico già nel 2017, stimato intorno al milione di euro - un introito ipotetico di sei milioni in tre anni - al momento non si sono ancora concretizzate le procedure per l’alienazione dei beni immobili del Comune di Pagani. Il lavoro sui bandi di vendita sarebbe attualmente in fase conclusiva all’interno degli uffici e nel mese di settembre le procedure dovrebbero essere pronte.
La ricognizione del patrimonio è una delle priorità per l’anno in corso annunciate dal sindaco di Pagani, Salvatore Bottone, già nella conferenza di fine anno. L’obiettivo è duplice: da una parte cercare di alienare quegli immobili e terreni parte del patrimonio per disporre di maggiore liquidità nel contesto di forte limitazione che vivono le casse comunali, dall’altro alleggerire l’Ente dal peso della manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali di cui detiene la gestione. È il caso del complesso del Parco Arancio di via Filettine, i cui alloggi il sindaco Salvatore Bottone è fortemente intenzionato a vendere agli attuali affittuari. «La vendita di alcuni immobili sarà fondamentale per il Comune di Pagani per avere la possibilità di acquisire altri spazi per fare soprattutto aree verdi o a parcheggio per la collettività - ha spiegato il primo cittadino -. Tra questi risultano senza dubbio i beni di via Garibaldi e il Parco Arancio».
Tra le oltre cento famiglie del complesso già nell’ultimo anno è stato avviato un processo di regolarizzazione attraverso la società Cioccolanti, che dovrebbe occuparsi anche della fase successiva di potenziale vendita. Il Comune di Pagani aveva già tentato diversi anni fa una vendita, ottenendo però scarsi risultati. Presto verrà dunque fatto un nuovo tentativo dall’amministrazione comunale, cercando in questo caso di creare le condizioni adeguate per gli acquirenti delle case popolari che da decenni sono in affitto.
La gestione patrimoniale in attuazione mira anche a creare un valore aggiunto per il bilancio comunale. Il patrimonio, in questo senso, assumerà un'importanza crescente per la credibilità degli Enti. Nell’ultima relazione di novembre scorso relativa al 31 dicembre 2016 si stima una consistenza immobiliare pari ad oltre 91 milioni, di cui circa 8 di beni disponibili. Nel corso dell’anno si è proceduto ad una ricognizione dei beni, che pur appartenendo al comune di Pagani non erano per diverse ragioni inserite nell’archivio. Diverse le procedure rimaste aperte per anni, tra queste una quindicina di procedure di esproprio pendenti.
Martina Nacchio
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