la sentenza

Patente a punti Dichiarare il falso sarà punito come reato

È un trucchetto vecchio quanto la patente a punti che consente agli automobilisti più indisciplinati (e disonesti) di evitare decurtazioni che, in caso di azzeramento dei punti, si tradurrebbero in...

È un trucchetto vecchio quanto la patente a punti che consente agli automobilisti più indisciplinati (e disonesti) di evitare decurtazioni che, in caso di azzeramento dei punti, si tradurrebbero in disagi e costi: fornire il nome di un’altra persona (la nonnina che non guida più, il domestico filippino, un amico che ha il massimo dei punti e generosamente è disposto a “regalarne” qualcuno) dichiarando che era quella persona alla guida della propria vettura nel momento in cui l’infrazione è stata commessa. Ovviamente questo nei casi in cui il verbale viene notificato a casa in un momento successivo. La Cassazione, con la sentenza 46326/13, ha stabilito che un simile comportamento configura un illecito penale, e segnatamente il reato di falso ideologico, ingiusto profitto con altrui danno. Non è un fatto solo di qualificazione della fattispecie, giacché il malcapitato automobilista che aveva tentato di fare il furbo, si è visto non solo appioppare multa e decurtazione dei punti, ma anche una denuncia penale che, codice alla mano, prevede la reclusione fino a due anni.

Nel caso sottoposto ai giudici della Cassazione, il proprietario di un’auto, poco avvezzo ad osservare la segnaletica e quindi frequente destinatario di infrazioni al Codice della strada, aveva preso il vizio di fornire alle autorità accertanti, le generalità di un collaboratore domestico alle sue dipendenze (ovviamente patentato), ma che giammai si sarebbe sognato anche solo di sfiorare l’auto del suo datore di lavoro. L’inganno è stato scoperto ed ora il malcapitato deve rispondere del suo comportamento anche in sede penale. Il reato, peraltro, può essere facilmente accertato proprio nei casi in cui vengono forniti gli estremi di persone che ormai non guidano più da anni e che quindi hanno perso ogni attitudine a rimettersi al volante. (r.f.)

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