Passa il consuntivo Piano di risanamento per ridurre il deficit

Problema debiti ed esigenze di sviluppo cuore della delibera Scettico il Pd: «Di fatto stiamo dichiarando il pre dissesto»

Una scialuppa al Cstp ed una lunga discussione su consuntivo e piano di riequilibrio pluriennale. Da una parte la unanimità, solidale; dall’altra i soli voti della maggioranza, il “no” delle opposizioni, l’astensione di Barba. Il piano triennale opere pubbliche, poi, viene “promosso” dalla coalizione Torquato “orfana” dalle minoranze. Ricapitalizzazione del Cstp, conto consuntivo, piano triennale delle opere pubbliche. Queste le direttrici lungo le quali si è snodata la seduta di consiglio comunale dopo l’inversione degli argomenti all’ordine del giorno proposta da Gianfranco Trotta e votata all’unanimità. La classe dirigente non si è sottratta al dovere morale di offrire un’occasione al Cstp. 170 mila la prima trance di un totale di 230 mila euro la cifra che il comune di Nocera Inferiore, socio con poco più del 4 per cento delle quote, ha stabilito di stanziare per la ricapitalizzazione del Consorzio.

«Siamo orientati – ha dichiarato il sindaco Manlio Torquato – a non indicizzare e, quindi, a non portare al massimo le tariffe. Un chiaro segno della nostra volontà è stata la riduzione del 20 per cento sulla tariffazione tarsu. Abbiamo evitato un’azione di dissesto anche se davvero eravamo sul ciglio del burrone. Invece abbiamo avviato il risanamento che, nonostante le difficoltà, si palesa con chiari segnali di ripartenza della città». Poi aggiunge: «Ci aspettiamo una collaborazione che significhi non alle preclusioni ideologiche o politiche. Sarebbe, altrimenti, come sparare sulla croce rossa. Stiamo salvando il Comune dal baratro verso cui era stato spinto da politiche irresponsabili di spesa. Spero che chi ha amministrato non abbia la faccia tosta di voler salire in cattedra». Va all’attacco il Pd. «L0ente – ha dichiarato il segretario-consigliere Antonio Iannello - ha deciso di definire di dubbia esigibilità il 100% dei residui attivi con anzianità superiore ai cinque anni. Si tratta di 17.047.220,30 di euro (circa 3.000.000 dichiarati inesigibili e circa 14.000.00 spostati in conto patrimonio per difficile esigibilità). Peccato, però, che nessuna pulizia sia stata fatta per i passivi (tolti appena 49 mila euro rispetto agli oltre 5 milioni tolti l’anno scorso). La scelta di presentare questo consuntivo 2012 è, in realtà un predissesto». Perché si tratterebbe di «una manovra che sconfessa finanche l’operato di chi fino ad un anno fa ha deliberato bilanci in attivo, comprese le due gestioni commissariali. Una manovra che graverà sulle tasche dei cittadini e che porterà l’ente sotto i riflettori della Corte dei Conti. Invece di mettere sotto al tappeto i crediti, c’è bisogno di analizzarli posizione per posizione e non con un semplice taglio quantitativo, ma con un riaccertamento qualitativo». Non mancano le polemiche.

Patrizia Sereno

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