Pasquino nuovo commissario del Cstp

Dal campus di Fisciano a piazza Luciani, l’ex rettore afferma: «Farò del mio meglio per riportare l’azienda agli antichi fasti»

Da rettore a commissario giudiziale del Cstp. Nemmeno il tempo di archiviare l’esperienza alla guida dell’Ateneo salernitano che per Raimondo Pasquino si apre una sfida ben più ardua e complessa. È chiamato, infatti, a risollevare le sorti dell’azienda di trasporto pubblico salernitano. Impegnato al Consiglio comunale di Napoli, il professor Pasquino è venuto a conoscenza dell’indicazione, non ancora nomina a tutti gli effetti, comunicata dal Ministero dello sviluppo economico al Tribunale fallimentare, attraverso le telefonate di chi, nella giornata di ieri, voleva solo congratularsi con lui per la nuova avventura. Per molti una nomina fortemente significativa, quasi emblematica: al Cstp non serviva più un tecnico ma un uomo dalle grandi capacità manageriali, in grado di guidare l’azienda in un momento di transizione così importante. Raggiunto telefonicamente nella tarda serata di ieri, Pasquino ha confermato di essere venuto a conoscenza della nomina per caso. «Non ho ancora preso visione del decreto e sono sorpreso di questa nomina - ha detto - da cittadino mi auguro che il Cstp possa riprendere il suo cammino glorioso e che resti un bene pubblico perché come tale è nato. Sono convinto - ha aggiunto - che è un’ottima azienda con maestranze di alto livello. Ce la faremo, io farò del mio meglio affinchè ciò avvenga». Pasquino sarà a tutti gli effetti commissario giudiziale quando il Tribunale fallimentare dichiarerà lo stato di insolvenza dell’azienda che la condurrà direttamente alla procedura di amministrazione straordinaria per le grandi aziende in crisi. Dopo la nomina, il nuovo commissario avrà 30 giorni di tempo per stilare un nuovo piano industriale. Una volta che quest’ultimo avrà ottenuto il via libera dal Ministero, toccherà indicare un commissario straordinario che gestisca le attività aziendali nel periodo di amministrazione straordinaria che, verosimilmente, potrebbe essere lo stesso Pasquino. Secondo quanto previsto dalla norma il liquidatore unico, Santocchio sarà fuori dai giochi solo dopo la nomina del commissario straordinario; è, dunque, probabile che affianchi lo stesso Pasquino nella redazione del nuovo piano di risanamento aziendale che sarà la reale base di ripartenza dell’azienda di piazza Luciani. Nell’udienza di ieri mattina, scongiurata la dichiarazione di fallimento in favore dello stato d’insolvenza, è anche stata ufficialmente ritirata la richiesta di concordato preventivo. Tutti atti utili ad un più agevole passaggio alla nuova amministrazione per la quale, però, devono ancora essere concretamente verificate tutte le condizioni. Sulla nomina di Pasquino è intervenuto anche l’onorevole Michele Ragosta. «Pasquino - ha detto - saprà risollevare le sorti dell’azienda che sono state aggravate in questi ultimi anni dalla gestione del centrodestra di Caldoro e Cirielli». Soddisfatto anche l’assessore comunale Luca Cascone: «Ha grandi capacità, è un bene che ci sia lui». Ha promesso grande collaborazione al nuovo commissario anche la Filt Cisl. Il prossimo 23 luglio è prevista, intanto, l’assemblea dei soci.

Carmen Incisivo

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