MOBILITA'

Pasqua a Salerno senza pullman per residenti e turisti 

Comunicazione ufficiale di Bus Italia: “Domani non circoleranno i mezzi”. E a Pasquetta andranno in vigore gli orari festivi: corse ridotte per gli utenti

SALERNO - Cittadini salernitani e turisti per Pasqua saranno costretti a riscoprire il piacere di camminare a piedi. Un po’ meglio andrà a Pasquetta, ma le frequenze dei bus cittadini saranno comunque a singhiozzo. Se a Napoli, infatti, è scoppiata la polemica sulla decisione dell’amministrazione di fermare i pullman dell’azienda partecipata dei trasporti (Anm) a partire dalle 13,30 di domani e unici a muoversi saranno Cumana e Circumvesuviana della regionale Eav. Anche a Caserta nemmeno i collegamenti con la Reggia sono così certi.
A Salerno la situazione non è certo migliore. “Pasqua tutto fermo e Pasquetta servizio seguendo orari dei giorni festivi”, è la comunicazione secca di Bus Italia. Ma c’è anche una precisazione: “Come contratto di servizio”. Tradotto: è il Comune che, nell’ambito dell’intesa con la società di Trenitalia, ha stabilito che le frequenze e i giorni di stop fossero questi. Mentre i bus restano in deposito, i treni continueranno a circolare seguendo gli orari dei giorni festivi, quindi garantendo alcune fasce ma con una minor frequenza dei collegamenti.
Nessuna comunicazione è arrivata, invece, rispetto alla metropolitana che dovrebbe seguire gli orari di sempre. Ma è soprattutto all’interno della città che, in particolare a Pasqua, mancheranno del tutto i mezzi di trasporto.
Castello Arechi off limits. Escluso eccellente sia domani che lunedì in Albis sarà il Castello Arechi che rimane inespugnabile ai pullman cittadini come tutte le domeniche e i giorni di festa. Un miraggio per i turisti che lo guardano dal basso e che – se alloggiano a Pastena o comunque lontano dal centro – saranno costretti a fare una lunga camminata per arrivare nel cuore antico. E i disagi non sono inferiori per i residenti dei quartieri collinari, come quelli di Cappelle che da anni denunciano invano il loro isolamento e il loro essere prigionieri in casa. E, nella maggior parte dei casi, si tratta di persone anziane. «Salerno non è una città turistica, è una città che pretende di esserlo», fa notare Adriano De Falco, titolare di una casa vacanze. «La questione dei trasporti deve valere – sottolinea – innanzitutto per i normali cittadini. Se ci saranno servizi efficienti per loro, allora, automaticamente, ci sono anche per i turisti. L’unico collegamento che funziona davvero è quello con la Costa d’Amalfi, ma solo grazie alla sensibilità di alcune compagnie di navigazione più sensibili. Salerno, rispetto alla Costiera, è considerata una meta più economica dalla quale spostarsi verso Paestum, Pompei e Amalfi e, difficilmente, soprattutto a Pasqua, restano in città. Se, però, ci chiedono di fare un giro oppure un evento di musica non sappiamo come indirizzarli».
Eleonora Tedesco
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