Pasqua 2010 tra Maiori e Positano

POSITANO. Per 5 giorni, nell’aprile del 2010, in occasione della Pasqua, Giorgio Napolitano soggiornò a Positano, assieme alla moglie Clio. Furono, però, vacanze di lavoro. Perché anche in quell’occas...

POSITANO. Per 5 giorni, nell’aprile del 2010, in occasione della Pasqua, Giorgio Napolitano soggiornò a Positano, assieme alla moglie Clio. Furono, però, vacanze di lavoro. Perché anche in quell’occasione, l’oramai ex presidente della Repubblica, si preparò per affrontare temi scottanti, relativi alle riforme, con la “consulenza” e i consigli di Antonio Maccanico, suo vecchio amico, frequentatore del Quirinale in quanto segretario generale durante il mandato di Sandro Pertini. Restò, infatti, sempre rinchiuso nella prigione dorata del resort a 5 stelle, l’Hotel San Pietro. Gli unici strappi alla regola furono un giro per Positano e una visita a Minori. E, proprio in uno dei tour, si disse «fiducioso e sereno per il clima politico» che allora si era instaurato. Nel corso della sua passeggiata per il centro a Positano, ebbe a confessare all’allora neo eletto sindaco, Michele De Lucia, come mancasse dalla città verticale da ben 35 anni. «Vi trascorsi – evidenziò - un capodanno piovoso. E la ritrovo ancora più bella e piena di turisti».

Ad avere l’onore di una visita fu anche Minori, recependo l’invito dell’amico Tullio Gregory. Napolitano e consorte vennero ricevuti e scortati dal primo cittadino Andrea Reale visitarono i resti della Villa marittima romana, la Basilica medievale di Santa Trofimena, la cripta e la Confraternita del Santissimo Sacramento.(g.d.s.)

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