Partorì bimbo morto, disposta l’autopsia

Vallo della Lucania, indagato il ginecologo Cobellis: «Esente da qualsiasi responsabilità». Nominati i consulenti

VALLO DELLA LUCANIA. È stato disposto dal giudice per le indagini preliminari Carla Di Filippo l’esame autoptico con incidente probatorio sul feto del piccolo Carmelo Petruccio, nato privo di vita lo scorso 18 ottobre presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. Iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, il ginecologo vallese Luigi Cobellis che ha seguito la gravidanza della 35enne Angela Guzzo di Vallo della Lucania. La triste vicenda risale al 18 ottobre scorso quando la madre del piccolo, al nono mese di gravidanza, durante un normale tracciato cadiotocografico (che registra in parallelo l' andamento del battito cardiaco del feto e il contemporaneo andamento degli spasmi della madre, e che serve per valutare lo stato di salute del nascituro) presso lo studio Cobellis, scoprì che il feto era privo di vita. La donna fu costretta a ricoverarsi d’urgenza presso il nosocomio vallese per essere sottoposta al taglio cesareo per mettere alla luce il corpicino del piccolo.

Un dramma per la donna che non aveva mai accusato alcun disturbo e alla sua prima gravidanza. La procura della Repubblica di Vallo della Lucania, a seguito della denuncia sporta dai genitori, ha aperto immediatamente un’inchiesta per verificare con esattezza le cause della morte ed accertare eventuali responsabilità. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore Renato Martuscelli che ha disposto, subito dopo l’esposto dei genitori, l’esame autoptico del feto. Intanto il gip del tribunale di Vallo della Lucania, accogliendo l’istanza dell’avvocato Franco Maldonato che difende il ginecologo Cobellis, ha disposto che l’autopsia venga effettuata nella forma di incidente probatorio e cioè con la nomina di periti da parte del gip e la presenza dei consulenti di parte.

I periti nominati dal giudice sono i ginecologi Bruno Della Pietra, Andrea Di Lieto e Noè De Stefano. La famiglia ha nominato invece consulente medico legale Sandra Cornetta; mentre l’indagato ha nominato il medico legale Adamo Maiese. Ora la procura vuole vederci chiaro e capire se durante la gravidanza della donna siano state commesse negligenze da parte dei medici. Il legale di fiducia del ginecologo Cobellis tiene a precisare che il proprio assistito «è esente da qualsiasi responsabilità professionale poiché ha adempiuto a tutti gli obblighi».

«Il dottore Cobellis – continua l’avvocato Franco Maldonato - è sereno nella consapevolezza della sua estraneità a qualsiasi forma di responsabilità professionale avendo anche dal punto di vista umano esercitato con diligenza tutti i suoi doveri». Angela e Vincenzo, i genitori del piccolo sono intenzionati ad andare avanti, vogliono che sia fatta giustizia e chiarezza su una vicenda che ha sconvolto la loro vita. Al momento preferiscono restare in silenzio ad aspettare gli esiti delle indagini che procedono con il massimo riserbo. Il 26 novembre alle 14 è fissata l’udienza camerale nell’aula gip del tribunale di Vallo della Lucania con i periti. Indagini in corso.

Vincenzo Rubano

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