Partite pregresse, rimborsati 200 utenti 

Il Giudice di Pace ha annullato le fatture Gori antecedenti al 2012 su ricorso del Cotucit

Partite pregresse annullate, rimborsati 200 consumatori di Scafati e condannata la Gori. Lo scontro al Tribunale di Nocera Inferiore tra gli utenti e la società che gestisce le risorse idriche è durato oltre un anno e ha visto vincitori i consumatori della città dell’Agro, grazie alla battaglia portata avanti dall’ufficio legale del Comitato per la tutela del cittadino. Il Giudice di Pace del Tribunale nocerino, Anna Paola Lamberti, infatti, ha annullato le fatture della società - partite pregresse ante 2012 - indicandole come “somme non dovute”, condannando così la Gori al pagamento, in qualità di indennizzo verso i consumatori, di 25,82 euro, e alle relative spese processuali.
«Siamo intervenuti lo scorso anno in questa vicenda sollecitati dai cittadini che disperati si sono rivolti a noi - ha spiegato Michele Raviotta, presidente del Cotucit. - già allora avemmo un confronto con i dirigenti della Gori, prima di intraprendere azioni legali per contestare queste somme, richieste di conguaglio, su consumi arretrati, che a nostro avviso erano state fatte in maniera poco trasparente e poco dettagliata. Tramite l’ufficio legale del Comitato inviammo una diffida alla società idrica, chiedendo l’annullamento delle partite pregresse. Ma non avemmo risposta e decidemmo di aprire un contenzioso con la Gori, prendendo a carico le richieste dei cittadini».
Una diffida a firma degli avvocati dell’ufficio legale del Cotucit, Assunta Russo e Marilisa Somma in difesa di oltre 200 cittadini scafatesi. La società idrica, d’altra parte, difesa dagli avvocati Renato e Paolo Bonajuto, chiedeva la cessazione del contenzioso poiché nel frattempo aveva provveduto ad annullare le fatture impugnate con una nota di credito verso gli utenti, Richiesta respinta dal magistrato, che non solo ha annullato anche le restanti fatture emesse dalla società idrica, ma ha condannato anche Gori a un indennizzo di 25,82 euro per violazione della Carta dei Servizi.(d. g.)
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