Parte la bonifica dei siti di stoccaggio In arrivo un milione

Ma i fondi sono scarsi: servono solo per l’area di Filigalardi Procedura avanzata per il depuratore: lavori entro fine anno

Entro la fine dell’anno partiranno le opere di bonifica dei siti di stoccaggio, presenti in maniera numerosa, sul territorio di Battipaglia e i lavori per l’impianto di depurazione. Nei prossimi giorni il commissario straordinario Mario Rosario Ruffo terrà una serie di incontri alla Provincia e presso la Regione Campania per stilare un “cronoprogramma” di intervento. Trapela un cauto ottimismo e dal Comune fanno sapere che entro la fine dell’anno qualcosa dovrebbe muoversi. D’altronde la situazione attuale, soprattutto per le bonifiche, è paradossale.

Ci sono i fondi per il risanamento dei siti di stoccaggio, ma restano sulla carta. Poco prima del terremoto giudiziario che ha spazzato via la scorsa amministrazione, il consiglio comunale aveva approvato una sorta di sollecito alle istituzioni sovracomunali. Per la depurazione, invece, qualcosa si sta muovendo dopo un record poco invidiabile di sei anni consecutivi di non balneabilità per circa metà della fascia costiera battipagliese.

I finanziamenti in ballo sono due, di 4 milioni e mezzo di euro il primo; di un milione 100mila euro il secondo. Il primo è bloccato, non essendo a disposizione del Comune perché tocca alla Regione (e al Ministero dell'Ambiente) individuare il soggetto “attuatore” dell'intervento, che dovrebbe essere la Sogesid. Va meglio per l'altro finanziamento, quello da un milione 100mila euro. In tal caso i soldi sono gestiti dalla Provincia per il collegamento del sistema fognario di Battipaglia all'impianto di depurazione di Bellizzi e al collettore di Salerno. La procedura è avanzata e i lavori dovrebbero partire prima della fine dell'anno.

Per la bonifica dei siti di stoccaggio e delle discariche (numerose) presenti sull'intero territorio comunale, le cose sono molto diverse e il percorso tortuoso. Dal 2002, anno zero del Cdr (oggi Stir) a Battipaglia, ad oggi, il territorio è stato destinatario di decine di milioni di euro, tutti rimasti scritti su carte e protocolli. La realtà attuale vede il conferimento di un solo milione di euro che basterà appena a bonificare il sito di stoccaggio in località Filigalardi. Per avere coscienza del problema, bonificare il sito in località Castelluccio costerebbe dai cinque agli otto milioni di euro. Se fossero stati rispettati tutti i protocolli, gli accordi, i finanziamenti, oggi Battipaglia potrebbe godere di tre centraline di monitoraggio costante dell'ambiente, di quattro milioni di euro per compensazioni ambientali dal 2005, di altre risorse non quantificate per essere stati ammessi ad un fondo speciale nel 2007 poi revocate. Ed ancora, Battipaglia avrebbe dovuto godere, insieme ad altri 36 comuni della Campania, di uno stanziamento complessivo di 536 milioni di euro, poi diventati 282 milioni (di cui quattro milioni 800mila euro per Battipaglia). Resta da risolvere pure una questione di competenza. Il Comune vorrebbe gestire direttamente i fondi concessi da Regione e Ministero, ma la gestione resta a carico di enti sovracomunali che hanno individuato la Sogesid come soggetto attuatore ed accumulato anni di ritardi.

Francesco Piccolo

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