il caso

Parrucchieri abusivi La Cna in campo contro i fuorilegge

«lottabusivismo@cnasalerno.it: manda le tue segnalazioni sui concorrenti abusivi. Cna Salerno attiverà Gdf e Agenzia delle entrate per gli opportuni controlli». È questo il testo che dalla...

«lottabusivismo@cnasalerno.it: manda le tue segnalazioni sui concorrenti abusivi. Cna Salerno attiverà Gdf e Agenzia delle entrate per gli opportuni controlli». È questo il testo che dalla Confederazione nazionale dell’artigianato salernitana inviano periodicamente ai coiffeur ed estetiste regolari per cercare di stanare chi froda lo Stato evadendo le tasse e compromette la salute dei clienti non rispettando, nei negozi ambulanti, le prescrizioni in materia sanitaria.

E le segnalazioni, sollecitate dalla CNA anche via posta elettronica, non si fanno attendere. Tantissime sono le indicazioni arrivate alla sede provinciale da tutto il territorio salernitano. Diverse decine arrivano dall’Agro nocerino-sarnese. È questa parte di provincia, infatti, che accoglie il maggior numero di abusivi. La palma la conquista Nocera Inferiore. Probabilmente è così perché c’è un’alta densità abitativa e, quindi, richiesta, ma anche perché ci saranno più regolari che denunciano. Sembra strano, infatti, che da Nocera Inferiore sono arrivate alla CNA 16 segnalazioni di parrucchieri fuori legge e 4 di estetiste, mentre in tutta la provincia se ne registrano complessivamente 47.

Qualcosa, dunque, non va. Se la città dell’Agro detiene il primato, alcune segnalazioni sono arrivate anche da Salerno città, 5 parrucchieri e 3 estetiste, da Pontecagnano, da Capaccio, da San Mango Piemonte, da Palomonte, piuttosto che da Contursi Terme, Bracigliano e Lancusi. Possibile mai che altrove non si registrano fenomeni simili? Nel frattempo che gli esperti della bellezza e della salute del capello cominciano a denunciare il sommerso, le forze dell’ordine cercano di fare la loro parte.

In prima linea la Guardia di Finanza. È evidente, comunque, la difficoltà a sorprendere chi opera irregolarmente. Fermare, infatti, una ragazza per strada con delle spazzole nella borsa non appare certamente un reato. Si potrebbe dire ugualmente se la stessa donna fosse sorpresa ad asciugare i capelli in una casa privata, la presunta cliente non avendo motivi per denunciare potrebbe benissimo giustificare l’azione definendola come una cortesia tra amiche. È difficile, insomma, scoprire il sommerso. Alla luce della diffusione del fenomeno nella valle del Sarno, il presidente provinciale della CNA, Sergio Casola, ha scritto al capitano Giuseppe Bifero, comandante della compagnia delle fiamme gialle di Nocera Inferiore.
Nella lettera Casola auspica un incontro durante il quale «tracciare, sulla base dell’esperienza già in corso, un percorso di collaborazione teso soprattutto a dare fiducia a chi ogni giorno spende energia e fatica per sopravvivere in un periodo di grandi difficoltà , senza trasgredire le regole e la legge».

Qualcosa si sta muovendo, ora è il momento che tutti si adoperino per il bene della categoria e dei clienti.

Salvatore D’Angelo

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