Parroco cancella la messa, fedeli in rivolta

Alla chiesa di Maria Santissima del Carmine abolita la funzione delle 7,30. Lettera al vescovo Moretti

I fedeli della comunità parrocchiale di Maria Santissima del Carmine contro il loro sacerdote, don Marcello De Maio. Materia del contendere la decisione del prete di annullare da domani la messa mattutina delle 7.30. Le risposte di don Marcello, unite ad un atteggiamento definito dagli stessi fedeli “arrogante”, hanno scatenato l’ira di chi frequenta la parrocchia. Al punto da condurre direttamente ad una lettera aperta, firmata dai fedeli, dal titolo “Chiusa la Chiesa, tutti a casa!”.

La missiva è stata inviata anche all’arcivescovo Luigi Moretti. «Da domenica (domani, ndr) - si legge nella lettera - non verrà più celebrata la Santa Messa delle 7.30 nella comunità parrocchiale. Motivazione? Ai fedeli, ancora una volta, non è dato sapere. Ebbene sì, perché ogni qualvolta, negli ultimi mesi nella nostra comunità parrocchiale succede qualcosa, il nostro amato parroco non risponde ma si limita a dire una frase molto convincente e arrogante «il parroco sono io...».

L’avviso dato alla fine della messa di domenica scorsa recitava così: «da domenica prossima 18 gennaio non sarà più celebrata la Santa Messa delle 7.30 sia nei giorni feriali che in quelli festivi perché non c’è più don Antonio... per la cronaca... Riccardi». I fedeli a questo punto si sono chiesti: “caro parroco, perché dite le bugie, per giunta così grossolane? Non ricordate più che l’ottavo comandamento dice di non dire falsa testimonianza? Don Antonio Riccardi, vice parroco della nostra comunità, per suo volere, non esplica più le sue funzioni dal 30 ottobre 2014, per cui, ennesima domanda dei fedeli, che purtroppo rimarrà ancora una volta senza risposta: che senso ha tirare in ballo una persona che non c’è più? Cosa si vuole nascondere? Perché don Gerardo, attuale vice parroco, che finora ha celebrato messa alle 7.30 sia nei giorni feriali che in quelli festivi, non può più dirla? Del resto i fedeli erano contenti. Lei, don Marcello poteva dormire perché sappiamo che come le piace tirar tardi la sera così le piace dormire al mattino e don Gerardo, col suo modo di fare affabile, avvicinava i fedeli alla Messa, peraltro molto frequentata nonostante l’ora. Tante sono le domande che i fedeli della comunità si sono posti in questa settimana. Qualcuno è disposto a fugarli?». E pare che qualcuno, almeno a leggere la lettera, abbia provato ad ottenere dei chiarimenti. La risposta del parroco sarebbe stata: “se non vi conviene andate a Santa Maria della Speranza”.(f.p.)