Buongiorno Salerno

Parrocchia in bolletta, show all’omelia

Don Angelomaria Adesso tuona dall’altare della Chiesa di Bivio di Palomonte

PALOMONTE. «Niente più chiacchiere da bar. La parrocchia non è un supermercato e ci sono tanti debiti da pagare...». Don Angelomaria Adesso, tuona dall’altare della Chiesa di Bivio, al termine dell’omelia della domenica. Tra i banchi dei fedeli di Palomonte gira un suo volantino che illustra le cifre delle entrate e delle uscite legate ai luoghi di culto e non gestiti dalla parrocchia: ben cinque chiese e tre immobili multifunzionali con centro giovanile, asilo e auditorium.

Ebbene, ogni mese entrano per la questua e le messe 600 euro; sacramenti 1.000 euro, offerte volontarie per utilizzo locali 200euro, offerte libere 200 euro, integrazione da parte del parroco 5mila euro l’anno (don Angelomaria vive col restante, 850 euro al mese) e feste patronali settmila euro annui.

Diversa invece, la situazione delle uscite: mutuo chiesa Bivio 102mila euro con scadenza tra 10 anni, cambiali nuovo complesso Bivio 21.600 euro con scadenza tra tre anni, mutuo chiesa madre 19.440 euro con scadenza tra sei anni, energia elettrica 600 euro al mese, telefono 50 euro al mese, acqua 1.600 euro annui, manutenzione, Siae 260 euro annui e canone Rai 210 euro annui.

«Prima di vantare i vostri diritti sulla parrocchia, chiedevi quali sono i vostri doveri – ammonisce – E non offendete chi si sacrifica anche economicamente per voi». Insomma, pagate.