Parentele nomine e veleni a Pagani

PAGANI. «Siamo alle solite gli amministratori dovrebbero comprendere che devono amministrare la cosa pubblica. Nominare un professionista (anche se preparato) per la costituzione di una nuova società...

PAGANI. «Siamo alle solite gli amministratori dovrebbero comprendere che devono amministrare la cosa pubblica. Nominare un professionista (anche se preparato) per la costituzione di una nuova società dopo che il cognato nominato in precedenza ha deciso di rinunciare non mi sembra una cosa così trasparente».

Ci va giù duro Giuseppe Barone presidente dell’associazione No Aids Onlus sulla nomina del commercialista Pietro Antonio Vitiello. Dopo le polemiche sulla nomina di Fabrizio Fezza come consulente della nuova società che dovrà subentrerà alla Multiservice adesso tocca a Vitiello. Il professionista nocerino è il cognato di Fezza. L’amministrazione Bottone per ultimare la procedura ha deciso di avviare una nuova selezione per individuare una figura qualificata per curare il piano economico finanziario. I vertici hanno deciso di affidare l’incarico a Vitiello. L’unico intoppo è collegato al rapporto di parentela che lega Vitiello al suo predecessore. Dura è stata la presa di posizione di Barone. «Il super consulente è vicino a Fratelli d’Italia che siede in consiglio tra i banchi della minoranza. Adesso cosa succederà? Dubbi che spero possano essere chiariti». Polemiche a parte entro fine anno tutta la procedura dovrà essere ultimata per tentare di salvare 26 posti di lavoro e costituire la nuova società.

Gerardo Vicidomini

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