CAMORRA

Paranza dei bambini, quattro ergastoli per l'omicidio di Emanuele Sibillo

Ragazzi che per un anno si sono fronteggiati per cercare di accaparrarsi una fetta di territorio

NAPOLI - Quattro ergastoli per l'omicidio di Emanuele Sibillo, boss di soli 20 anni, ucciso al centro di Napoli il 2 luglio 2015 durante la cosiddetta faida della 'paranza dei bambini'. Ragazzi, spesso minorenni, figli o nipoti di capoclan che per un anno si sono fronteggiati per cercare di accaparrarsi una fetta di territorio nel cuore di Forcella, rione popolare antico partenopeo dove ci sono molte piazze di sostanze stupefacenti.

Sibillo faceva parte del gruppo che controllava i Decumani, alleato ai Giuliano. Nel corso di una incursione armata che gli stessi Sibillo fecero in via Oronzio Costa, ribattezzata 'la via della morte', dove abitavano i nemici dei Buonerba, il giovane ras fu colpito a morte da una pallottola. Il giudice per le udienze preliminari, nel corso del giudizio abbreviato che tutti gli imputati hanno chiesto, ha condannato all'ergastolo Antonio Amoruso, Gennaro Buonerba, Luigi Criscuolo e Andrea Manna. Sedici anni sono stati inflitti a Vincenzo Rubino mentre al pentito Maurizio Overa 12 anni di carcere.