“Paralisi” per la neve Ora fioccano le proteste

Numerosi disagi anche per lo stop all’acqua, nel mirino Protezione civile e Ausino Ma i responsabili dei servizi non ci stanno: «Abbiamo fatto quanto possibile»

Città “paralizzata” a Capodanno per pochi centimetri di neve. Nel mirino finiscono la Protezione civile e il consorzio Ausino che, però, non ci stanno e replica alle accuse. Numerose le segnalazioni di protesta per il mancato intervento delle operazioni spargisale e lo stop all’erogazione idrica in diverse zone fino al pomeriggio. L’ondata di gelo che mercoledì e giovedì ha investito la città ha causato non pochi disagi. I residenti di molte frazioni sono rimasti isolati a causa della pericolosità delle strade per la presenza di neve e ghiaccio. Nonostante l’operatività dei volontari della protezione civile, che dalle 6 del mattino del 31 dicembre hanno avviato gli interventi spargisale, non è stato possibile intervenire in tutte le frazioni. All’altezza di Santa Lucia, per esempio, alcuni furgoni per il trasporto di generi alimentari sono rimasti bloccati. Al punto che c’è stato anche chi, in proprio, ha sparso il sale sul “ponte dei carabinieri” e verso Rotolo per consentire a quanti erano rimasti intrappolati di raggiungere il centro città. «In via Cosa, a Passiano, a causa di un tratto stradale di 150 metri ghiacciato, oltretutto in discesa, non si è potuto uscire di casa – racconta la signora Olmina – Occorreva del sale, abbiamo cercato di far intervenire gli addetti ma, fino alle 20, non si è visto nessuno. Oltretutto, con noi c’era una persona di 94 anni». Le fa eco Valentina Armenante: «A Passiano si camminava solo fino alla piazzetta – sottolinea – Il problema era raggiungere la chiesa, in salita, e andare oltre. Dopo circa 5 minuti di attesa al numero verde 800.279.221, prima è giunto il segnale di chiamata e poi la linea è risultata occupata».

Nonostante le proteste, va detto che i volontari della protezione civile, guidati dal comandante Giuseppe Ferrara e dal coordinatore Matteo Senatore, non sono certo rimasti a guardare. Da mercoledì, hanno sparso 140 quintali di sale, a cominciare dalle principali arterie. E a testimoniare il super lavoro svolto è stata lo stesso messo spargisale che, giovedì pomeriggio, è andata sotto sforzo. Numerosi sono stati i tamponamenti e le auto finite contro i muri a causa del ghiaccio. Ma dai controlli, peraltro, è emerso che molti automobilisti non erano attrezzati con catene a bordo.

Disagi anche alla rete idrica, con la città rimasta senz’acqua fino al pomeriggio. In diversi casi sono saltati anche i contatori. «Ma sapete quanti contatori sono stati sostituiti nel primo giorno di disagi, solo a Cava? Circa 300 – ha replicato sul web il presidente dell’Ausino, Matilde Milite – A Cava si opera con 10 unità che, oltre reperibilità e fuori straordinario si sono adoperati per alleviare i disagi. Addirittura alcuni operai si sono resi disponibili per rispondere a telefono. Stanno facendo l’impossibile. Abbiate rispetto per il lavoro altrui».

Annalaura Ferrara

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