Papaleo ospite dell'ateneo "Sanremo? Mi ha deluso"

L'attore e regista lucano si confessa davanti agli studenti dell'università di Salerno

Universitario nell’animo, un debole per il teatro e un pizzico di delusione per il festival di Sanremo. Rocco Papaleo si confessa così a Davimedia. «Non ho mai smesso di sentirmi parte del gruppo studentesco, sarà perché non mi sono ancora laureato. Fino a qualche anno fa sulla carta d’identità c’era scritto "professione: universitario", quando ho deciso di cambiarlo in attore, la mia credibilità è crollata del tutto». Il teatro d’ateneo non ce l’ha fatta ad ospitare i tantissimi fan giunti da tutta la provincia per l’incontro con Papaleo.

Il rendez-vous ha potuto vantare un numero di presenze - ben oltre i 300 posti a sedere della struttura - costringendo molti ad attendere in piedi l’arrivo del comico lucano. «Non mi piaccio mai quando rivedo i miei sketch - ha affermato l’attore - tranne che in "Basilicata coast to coast", dove però sono me stesso. E' stato un viaggio a ritroso nel mio passato e nella mia terra. Ho scoperto la "cifra" dell’essere lucani». Non siamo a Sanremo, non brillano le luci dell’Ariston e non c’è alcun copione. Qui a parlare è solo la voce di un uomo semplice, vero nelle sue imperfezioni: attore, regista, autore, sceneggiatore, musicista, poeta, cantastorie, da trent’anni affronta «un lavoro che è una passione» in un solo modo: con naturalità.

«Il teatro ha dentro tutta la storia dell’intrattenimento - ha spiegato - si coniuga al presente, al contrario del cinema che è intrappolato in una sorta di immobilismo che gli impedisce di essere al passo con i tempi». Uscito quasi indenne dal vortice di Sanremo, Papaleo continua a vivere sotto i riflettori. «Il Festival è stato in parte una delusione, una grande occasione per farsi conoscere, ma ho notato un’errata divisione delle competenze. Chi decide veramente non è interessato alla bellezza dello show ma all’efficacia, si poteva mirare ad alzare nettamente il livello».
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