Palumbo e Voza è caccia al voto 

Incontri e ammicamenti con i leader degli altri schieramenti Sica: «Il nostro appoggio? Chiediamo garanzie su alcuni punti»

CAPACCIO PAESTUM. Chiusa la fase del primo turno ora, per i due candidati in corsa, inizia una fase altrettanto difficile e delicata in vista del ballottaggio del 25 giugno. Per i due candidati sindaco Franco Palumbo e Italo Voza, infatti, è il momento delle possibili trattative per potenziare la propria coalizione, al fine di ottenere i consensi necessari per conquistare la vittoria. Fondamentalmente, ora saranno loro i protagonisti assoluti. E, i consensi dipenderanno anche da quanto riusciranno a convincere l’elettorato, che dovrà votare solo i due aspiranti sindaci e non più i candidati delle liste di sostegno ai due raggruppamenti.
I sostegni esterni sono, in questa fase, strategici e potrebbero spostare l’ago da una parte all’altra della bilancia. La forbice di voti tra i due aspirati sindaci non è stata molto elevata. Palumbo si è assestato a 3825 voti conquistando, su sei candidati sindaci in corsa, il 28.41% delle preferenze, mentre Voza ha ottenuto 4.074 voti con il 30.26% delle preferenze. Appena 249 voto di scarto tra i due candidati sindaco. Pertanto, riuscire a conquistare consensi, anche tra coloro che hanno votato altre coalizioni, sicuramente farà la differenza. Sono quindi iniziati i primi ammiccamenti tra vincitori e sconfitti. In queste ore, si consumano incontri più o meno ufficiali nel tentativo di rinsaldare le fila.
«Nel nostro raggruppamento qualche piccolo incontro lo abbiamo già fatto – afferma Franco Sica che, nella corsa a Palazzo di città, si è aggiudicata la terza posizione con 3370 voti – chiunque vincerà questa competizione elettorale, io e Francesco Petraglia siederemo comunque tra i banchi dell’opposizione, e costituiremo un gruppo consiliare che si chiamerà “Uniti per Capaccio Paestum”. Continueremo il nostro percorso faremo attività sul territorio in modo costruttivo».
Su possibili alleanze, con uno dei due candidati sindaco, Sica precisa: «Per quanto ci riguarda con la nostra coalizione abbiamo elaborato un programma, sceglieremo cinque o sei punti che ci devono garantire saranno messe in atto. Solo così potranno avere il nostro sostegno. Non puntiamo a incarichi o poltrone, questo deve essere ben chiaro. Stringeremo accordi esclusivamente sulle azioni programmatiche da mettere in atto per la comunità e il nostro territorio. Poltrone non ce ne servono, puntiamo ai progetti. Non voglio condizionamenti da personaggi vari. È questa la linea, che porteremo avanti nella politica è indispensabile conservare un minimo di coerenza».
Nessuna apertura ad apparentamenti per il movimento 5Stelle, che ha visto in campo il candidato sindaco, Antonio Bernardi.
«La campagna elettorale per noi è stata una vittoria anche se i numeri non lo dimostrano. Ho visto pochi progetti e molto attacchi tra i candidati in campo – afferma Bernardi - questo ha reso la campagna elettorale non partecipativa da parte dei cittadini. Continueremo il nostro impegno, anche se non dovessimo entrare in consiglio comunale. Protocolleremo le nostre proposte e problematiche. I cittadini hanno scelto queste due coalizioni per essere rappresentati. Per quanto ci riguarda, in assemblea decideremo cosa fare perché nel movimento siamo abituati al confronto. In ogni caso, come movimento 5 Stelle non daremo nessun sostegno a nessuno dei due candidati sindaco, ci potrà essere solo da liberi cittadini. Già in precedenza eravamo stati contattati dalle altre coalizioni, che credevano di arrivare nel ballottaggio, ma non faremo accordi. Con una pubblica assemblea decideremo al linea da seguire, stileremo un documento tratto dai progetti del nostro programma e da li decideremo se continuare la nostra campagna elettorale».
Angela Sabetta
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