Palestra Parisi, a rischio l’acquisizione

Per il sindaco Galdi potrebbe comportare un danno erariale. Rinviata la discussione in Consiglio

È stato un consiglio comunale lampo quello che si è tenuto nel primo pomeriggio di ieri. A caratterizzare l’assise è stato il ritiro di numerosi punti posti all’ordine del giorno, tra cui la questione del parcheggio di via Schreiber e l’acquisizione della palestra Parisi a corso Umberto I, che appartiene all’ente regionale. In particolare su quest’ultimo punto ha speso qualche parola il sindaco Marco Galdi, il quale ha fatto intendere che l’operazione richiede cautela perché potrebbe comportare un danno erariale all’ente comunale, così come già ventilato dai revisori dei conti. Per inquadrare meglio la questione il primo cittadino ha spiegato l’antefatto. «Nel 2004 l’amministrazione Messina decise di avvalersi di una legge regionale per acquistare la palestra ad un costo limitato – ha detto - L’iter, però, fu bloccato negli anni successivi e per questo ora siamo costretti ad acquistare a prezzo pieno». Ha, quindi, precisato: «Dobbiamo approfondire se ciò può comportare un danno erariale, dal momento che l’acquisto per noi avverrebbe a prezzo pieno».

A seguire i dodici regolamenti sottoposti al voto e riguardanti, tra l’altro, il funzionamento del coordinamento istituzionale del Piano di Zona Ambito S2 ed il servizio di assistenza domiciliare (Sad) ed erogazione di “buoni servizi” dell’ambito S2, sono stati approvati senza colpo ferire e senza che il voto fosse anticipato da alcuna discussione. Ma dal consiglio comunale è emerso soprattutto un dato politico. Per meglio chiarire la loro posizione, anche in vista della presentazione della nuova giunta ad otto che potrebbe avvenire già lunedì prossimo, il presidente del consiglio comunale Antonio Barbuti ed il consigliere Marco Senatore (papabile assessore alle Attività Produttive) - entrambi componenti del gruppo consiliare Unione Popolare-Pdl - hanno comunicato di voler cambiare pelle e di aderire al “Nuovo centrodestra” di Angelino Alfano. Il passaggio era già nell’aria da qualche giorno ed è stato accolto con soddisfazione dal sindaco che ha commentato: «Con questo ultimo tassello l’unità del centrodestra, a Cava, è completo».

Alfonsina Caputano

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