Palazzo “Santese” La Procura avvia nuovi accertamenti

Dopo le sanzioni al cantiere per violazioni sulla sicurezza la magistratura ricostruirà l’iter amministrativo dell’opera

In principio doveva essere un palazzo di 5 piani, oggi è in costruzione nel pieno centro una struttura di 7 piani (oltre al piano terra), una mansarda ed ulteriori due piani interrati. Per un palazzo dalle dimensioni simili, ma su via Domodossola, pochi anni fa alla critiche seguì una tempesta giudiziaria, con una protesta pubblica da parte di un comitato a difesa della zona.

La costruzione è del noto imprenditore Francesco “Ciccio” Santese, il quale ha accelerato i lavori nel 2009, anno dell’elezione dell’ex sindaco Giovanni Santomauro. Il primo permesso di costruzione, per 13mila metri quadrati, è datato 1986. Da allora nulla era stato fatto su quel rettangolo di terra che spiccava con il suo vuoto nel congestionato e denso centro di Battipaglia. Dopo 23 anni di silenzio ed alcuna modifica al progetto o al permesso ottenuto, nel 2009 (anno dell’elezione di Santomauro a sindaco) veniva rilasciata a Santese una prima autorizzazione per la costruzione di due piani interrati, un piano terra e cinque piani. Nel giugno 2012 veniva accordato un ulteriore permesso a costruire e sia nell’agosto 2012 che nel dicembre successivo venivano approvate delle importanti varianti. In particolare, la costruzione di altri due piani ed una mansarda.

A seguito di un esposto, il Comune aveva pure fatto dei sopralluoghi sul fabbricato, che era risultato conforme alle autorizzazioni rilasciate. Ora la Procura vuole vederci chiaro, soprattutto dopo l’indagine che finora ha riguardato presunte violazioni alle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. I carabinieri, nel corso del blitz di pochi giorni fa al nuovo edificio, avevano riscontrato numerose irregolarità con la collaborazione degli Ispettori di Vigilanza Tecnica della Direzione Territoriale del Lavoro di Salerno. Otto legali rappresentanti di altrettante ditte incaricate dei lavori erano state denunciate alla Procura per violazioni delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Erano state rilevate, in particolare, il mancato apprestamento dei sistemi di sicurezza contro le cadute dall’alto, la mancata redazione dei piani di sicurezza e la mancata informazione dei lavoratori per i rischi. Su ventuno lavoratori presenti nel cantiere all’atto del controllo, nove erano risultati occupati in totale carenza assicurativa.

Per sette delle nove ditte controllate è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale. Complessivamente erano state elevate 42 violazioni di carattere amministrativo per un totale di circa 100mila euro. La Procura ha così deciso di accendere del tutto i riflettori su un palazzo che, in pratica, è quasi completato e spicca – con la sua figura mastodontica e dall’eleganza classica – nel pieno cuore di una città.

Francesco Piccolo

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