Palazzi ora vuole vedere i bilanci della Paganese

La Federcalcio ha chiesto le carte per chiarire le posizioni di Trapani e Marrazzo Nel processo “Linea d’ombra” Panico parlò di sponsorizzazioni estorte

PAGANI. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha chiesto gli atti del processo Linea d’ombra per le posizioni di Raffaele Trapani e Francesco Marrazzo, rispettivamente presidente e vicepresidente della Paganese Calcio, imputati nel dibattimento contro l’ex sindaco Alberico Gambino con le accuse, a vario titolo, di concussioni aggravate dall’articolo sette e scambio elettorale politico-mafioso.

Lo scorso 27 dicembre la procura federale ha integrato la richiesta riguardo la sola posizione del vicepresidente Marrazzo all’attenzione del presidente del primo collegio giudicante, Irma Musella, dopo aver chiesto e ottenuto faldoni e atti dal sostituto Montemurro, titolare dell’accusa per la procura di Salerno, e al Gup Dolores Zarone. I rispettivi capi d’accusa contestati nei confronti di Marrazzo e Trapani, per quanto riguarda le connessioni con la società sportiva Paganese calcio, ipotizzano sponsorizzazioni imposte, col ruolo di ciascuno dei due imputati apparso più sfumato fin dai successivi sviluppi investigativi e processuali. I due sono rimasti in carcere solo nella primissima fase esecutiva delle ordinanze cautelari, con la scarcerazione e la remissione in libertà da parte del riesame per Marrazzo e una fase di arresti domiciliari per Trapani.

Anche il presidente è tornato libero nell’aprile scorso, quando i giudici del primo collegio accordarono la sostituzione della misura carceraria con gli arresti domiciliari per la maggior parte degli imputati.

A riferire sugli sponsor per la Paganese era stato lo stesso denunciante e accusatore, Amerigo Panico, che aveva confermato l’estorsione. L’imprenditore titolare del Pegaso ribadì le pressioni subite a più riprese dal sindaco Gambino circa sponsorizzazioni e acquisto di quote anche nel corso del faccia a faccia del 17 novembre 2011, svolto alla procura antimafia, con il presidente della società Raffaele Trapani. Nel corso del delicato confronto Panico ribadì le sue accuse. L’ingresso dei Panico nella società fu imposto da Gambino dopo la vittoria del campionato di Seconda divisione. Solo allora Gambino ebbe un incontro con Panico e Trapani. «Gambino invitò i Panico a dare una mano alla Paganese – spiegò Raffaele Trapani – ma non impose nulla. A Pagani si sapeva che il Pegaso doveva essere ampliato e che i rapporti tra il sindaco e i Panico erano buoni: così, chiesi a Gambino di andare da loro».

Alfonso T. Guerritore

©RIPRODUZIONE RISERVATA