Pagani, uno “scherzo” da cinque milioni

Multiservice aveva comprato la rete idrica dal Comune nonostante un contenzioso in atto con la Gori. Rischio default

PAGANI. Quanto peserà la vicenda Multiservice sulle casse del Comune? Questo è quanto si stanno chiedendo da settimane i vertici dirigenziali di Palazzo San Carlo. Il tutto parte dalla procedura di fallimento. L’unico capitale presente per la società partecipata dell’ente paganese è la proprietà delle reti idriche e fognarie cedute dal comune di Pagani alla Multiservice per la ricapitalizzazione della società.

Cessione contro cui la Gori, che per contratto avrebbe dovuto rilevare la proprietà delle reti fognarie ed idriche per la gestione del servizio e per le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria da effettuare sulle reti, aveva fatto ricorso portando in giudizio sia i vertici di Palazzo San Carlo che quelli della Multiservice. Ricorso poi vinto dalla Gori, soggetto gestore del servizio idrico integrato dell’ambito territoriale ottimale ATO3 della Campania, con una prima sentenza del Tar di Salerno nel novembre 2006 confermata, poi, anche dal Consiglio di Stato nel marzo del 2007 che aveva ritenuto “illegittimo” l’atto del comune di Pagani. La delibera di giunta numero 28 del 2005 prevedeva un aumento del capitale sociale della Multiservice da 300mila euro a 6 milioni di euro per evitare già allora una procedura fallimentare per la partecipata del comune, e con essa si procedeva al «conferimento di somme cash per euro 1.000.000,00 ed il conferimento immediato della rete idrica, fognaria e degli altri elementi infrastrutturali, con particolare riferimento al suolo demaniale sul quale insistono e a quello indispensabile per l’ulteriore estensione necessaria alla realizzazione e gestione di un sistema cunicolare, ispezionabile, di sottoservizi relativi a tutte le reti civili ed industriali necessarie allo sviluppo del territorio, ad essa collegati, per euro 4.700.000,00». A mancare, quindi, sono proprio i fondi corrispondenti al valore delle reti idriche e fognarie cedute dalla giunta alla Multiservice.

Quasi 5 milioni di euro che il comune di Pagani dovrebbe versare nelle casse della partecipata per poter far fronte alle richieste dall’assemblea dei creditori e per tornare in possesso delle reti stesse. Reti che, però, dovrebbero essere poi cedute alla Gori come previsto da contratto e sentenziato dal Tar e dal Consiglio di Stato salvo la volontà di Palazzo San Carlo di gestire il servizio.

Soluzioni che, in entrambi i casi, porterebbero inevitabilmente il comune di Pagani in dissesto.

Aldo Padovano

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