IL BLITZ

Pagani, spaccia droga: arrestato Olivieri junior

Aniello, figlio di Peppe Saccone, è stato scoperto con mezzo chilo di marijuana e 6mila euro in contanti nel centro storico

PAGANI - È stato sorpreso in possesso di un pacchetto di droga dai carabinieri, mentre era a piedi per strada nel centro storico di Pagani, Aniello Olivieri , 34enne incensurato, arrestato per l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, ora ristretto agli arresti domiciliari: i militari lo hanno fermato e perquisito in possesso di mezzo chilo di marijuana, confezionata sottovuoto, con la cifra in contanti di 6mila euro oltre a tre telefoni cellulari di vecchia generazione. Il giovane era a piedi, lungo via de Rosa: il lavoro degli uomini dell’antidroga della reparto di Pagani, guidata dal tenente Simone Cannatelli , lo ha intercettato sottoponendolo a perquisizione personale. Si tratta del più giovane dei figli del boss Giuseppe Olivieri , alias Peppe Saccone, storico capo del clan omonimo egemone nel quartiere Lamia, referente del boss Pasquale Galasso e del gruppo criminale della Nuova famiglia: allo stato Salvatore , l’altro fratello, si trova recluso in carcere per aver partecipato al “Sistema” attivo nel quartiere Lamia insieme ad altri soggetti, con il ruolo di vedetta, nell’attività di smercio organizzato di sostanze stupefacenti, con i pallini di crack e di cocaina rivenduti senza intervallo per le stradine della Pagani vecchia.

L’arresto di Aniello Olivieri, effettuato sabato sera, conferma la fervente azione degli spacciatori, sempre attivi e sempre in costante ricambio sul territorio. L’ultimo blitz di un certo rilievo risale a martedì scorso, quando la Finanza ha dato seguito ad un ritrovamento della primavera 2019, con un arsenale di armi da guerra e droga ricollegato dopo mesi di indagini ad un gruppo di soggetti attivi nel mercato illecito dello spaccio, collegati in vari modi alla base scoperta dai finanzieri. In particolare, l’arresto di Olivieri junior apre un altro inquietante scenario collegato ai telefoni di vecchia produzione che aveva con sé, ritenuti elemento di “lavoro” proprio per l’azione degli spacciatori, in grado di sfuggire alle moderne tecnologie di intercettazione adoperate dalle forze dell’ordine. È la conferma dell’evoluzione e delle strategie del mercato della rivendita di sostanze stupefacenti, con un confronto continuo e costante tra gli inquirenti e il mercato illecito, a Pagani gestito in maniera endemica. Ora, per quanto riguarda Olivieri junior, quest’ultimo comparirà davanti al giudice del Tribunale di Nocera Inferiore per il processo per direttissima nella giornata di oggi.

(a.t.g.)