Pagani, processo Linea d'OmbraChiuso controesame di Panico

L'operazione Linea d'Ombra, su presunti intrecci tra politica, imprenditoria e malaffare nel Comune di Pagani, è scattata il 15 luglio scorso. Alberico Gambino, ex sindaco e consigliere regionale Pdl, e altre sei persone sono state arrestate. Prosegue il dibattimento al tribunale di Nocera

Nocera. Si è  chiuso dopo circa sette ore di udienza il controesame del primo teste d’accusa Amerigo Panico, con le domande degli ultimi difensori Alessandro Diddi e Giovanni Annunziata, legali dell’imputato Alberico Gambino, a caccia di contraddizioni. La difesa del consigliere regionale sospeso ha puntato l’indice contro tardive dichiarazioni relative alla criminalità organizzata, alla presenza dei fratelli Petrosino D’auria, richiamando discrasie  evidenti. 

La tesi difensiva di Gambino, sostenuta anche dall’avvocato Silverio Sica, legale di Barone e Quaratino, non crede alla bontà delle denunce: a tali dure affermazioni ha replicato duramente l’accusa, sostenuta in aula dal pubblico ministero antimafia Vincenzo Montemurro. Più morbidi e concentrati sulle incongruenze dei propri assistiti i controesami degli avvocati Luigi Calabrese, Silvana D’Ambrosi e Rino Carrara, rispettivamente intervenuti per Antonio Fisichella, Giuseppe Santilli e Michele Petrosino D’Auria. Prossima udienza domani con i controesami per Gabriele e Luca Panico, inizio previsto ore nove.

TWITTER LA DIRETTA DELL'UDIENZA DI OGGI di Alfonso T. Guerritore


L'INCHIESTA.
L'operazione Linea d'ombra, su presunti intrecci tra politica, imprenditoria e malaffare nel Comune di Pagani, è scattata il 15 luglio dello scorso anno. Alberico Gambino, ex sindaco e consigliere regionale del Pdl, e altre sei persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Salerno.

Le accuse sono di concussione in concorso ed associazione per delinquere finalizzata allo scambio elettorale politico-mafioso. Secondo l'accusa avrebbe creato un sistema che, con la complicità di politici locali e di livello regionale, consentiva loro di gestire la pubblica amministrazione per controllare le principali attività economiche e imprenditoriali della zona.

Dopo aver ottenuto gli arresti domiciliari il 6 agosto, sulla base dell'ordinanza del Tribunale del Riesame di Salerno, il 18 gennaio Gambino è tornato in carcere con gli altri indagati nell'ambito dell'operazione.