Pagani, processo "Linea d’ombra"Calabrese conferma le accuse

Nell'aula bunker del tribunale di Nocera Inferiore il dibattimento sui legami tra camorra e politica a Pagani

PAGANI. Quando questa mattina al processo "Linea d’ombra" l’avvocato Enzo Calabrese siederá al banco dei testimoni, sará impossibile non pensare al suo ruolo di oppositore in Consiglio. Era l’antagonista di Gambino alle elezioni del 2002 e il promotore di delicate denunce in aula. Era nel Pd, e ora ne è fuori dopo scontri durissimi. La sua testimonianza riguarda un "Colloquio Petrosino D’Auria, 17 febbraio 2011", come recita la scritta sul dvd registrato nel suo studio. Il 18 luglio scorso quel dvd è stato sequestrato dai carabinieri. La visita di D’Auria avvenne pochi giorni dopo una trasmissione tv a Quarto Canale, dove Calabrese aveva denunciato la presenza del clan Petrosino D’Auria nella gestione dei parcheggi e l’usufrutto da parte della famiglia Petrosino D’auria della proprietá comunale Criscuolo. Michele D’auria si recò da lui. «Disse - riferì l’avvocato agli inquirenti - che dovevo farmi gli affari miei. Da penalista so bene chi siano i D’Auria Petrosino. Ho registrato perchè temevo ritorsioni per il mio impegno sociale contro il malaffare. Avevo giá ricevuto altre minacce di morte». Con Calabrese è attesa anche la testimonianza del cronista politico Gerardo Vicidomini. (a.t.g.)