Pagani, furto al “Pegaso” Benzinaio via con l’incasso

L’addetto al distributore di carburante è sparito nel nulla con oltre 23mila euro Indagini dei carabinieri dopo la denuncia dei titolari per appropriazione indebita

PAGANI. Un colpo da 23mila euro messo a segno ai danni del distributore di carburante al centro commerciale Pegaso, con una denuncia per appropriazione indebita presentata ai carabinieri della tenenza di Pagani da parte dei proprietari. Il bottino, secondo l’esposto e le indagini dell’Arma, sarebbe nelle mani di uno dei dipendenti dell’impianto, sparito senza lasciare tracce insieme al denaro incassato. L’uomo, con precedenti penali, noto alle forze dell’ordine, è ricercato con il sospetto di essere l’artefice del furto; un colpo messo a segno senza rischi.

Il presunto responsabile aveva preso dei giorni di ferie la settimana precedente al colpo, per poi attendere il momento propizio per far sparire l’incasso. I soldi sono stati portati via nell’intervallo di tempo necessario per le operazioni di deposito alla società di portavalori incaricata di ritirare il contante. Il blindato passa con il personale incaricato a raccogliere l’incasso tre volte a settimana, nei giorni dispari, prelevandolo da cassette di sicurezza custodite nei locali del centro commerciale lungo via De Gasperi.

L’intervallo scelto dal presunto ladro era compreso tra venerdì e lunedì, con quattro giorni utili per accumulare il contante: in tutto 23mila euro. I soldi sono scomparsi insieme all’addetto alle pompe di erogazione, attualmente irrintracciabile. Gli investigatori lavorano con testimonianze e sommarie informazioni raccolte tra gli altri dipendenti, avventori e responsabili di altri uffici, con un’attenzione particolare alle telecamere di sorveglianza installate nel centro: secondo una prima ricostruzione l’addetto alle pompe avrebbe finto di portare i soldi negli uffici del centro commerciale dopo i prelievi dalle casse dell’area di servizio, al riparo da presenze e sguardi indiscreti.

Il distributore di carburante del centro commerciale è già finito nel mirino dei malfattori, con una rapina di 4700 euro realizzata nel settembre 2011, per la quale ha subito una condanna con rito abbreviato il paganese Alfonso Cicalese. In quella vicenda venne coinvolto e poi scagionato Gaetano Garofalo Esposito, allora interrogato, in precedenza impiegato proprio come addetto alla stazione di servizio del Pegaso. Anche in quel caso i malfattori sapevano il momento di consegna del denaro, direttamente nel casotto delle casse.

Garofalo, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, nell’estate 2011 finì nell'inchiesta Linea D'ombra come uomo imposto al gruppo imprenditoriale di Amerigo Panico: durante il suo impiego al distributore fu sospettato di ammanchi in cassa e succcessivamente licenziato dai Panico.

Alfonso T. Guerritore

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