L'ABUSO

Pagani, fidanzata nascosta nell’armadio 

Bombardino torna in cella: è indagato per violenza sessuale

PAGANI . È tornato in carcere per una passione, con la fidanzata in casa con lui a violare la restrizione domiciliare con divieto di frequentazione per persone diverse dai familiari. La compagna era in casa con Giuseppe Bombardino, imputato di violenza sessuale su minore in concorso. I militari l’hanno trovata chiusa nell’armadio della stanza, ultimo nascondiglio disperato per evitare di essere scoperta dai carabinieri e conclamare la violazione.
Il “ritrovamento” è arrivato nel corso della perquisizione effettuata nell’abitazione dai carabinieri, impegnati in un controllo, con l’ulteriore ritrovamento di telefoni cellulari. Bombardino era sottoposto agli arresti domiciliari in una località dell’Agro nocerino, dopo un lungo periodo di detenzione cautelare in carcere poi trasformato in detenzione casalinga fuori dalla provincia di Salerno solo nel gennaio scorso, con l’imminente conclusione del primo grado di giudizio, in corso davanti ai giudici del collegio del Tribunale di Nocera Inferiore con la formula del rito abbreviato condizionato.
Giuseppe Bombardino e Antonio Saggese rispondono in concorso di stupro e sequestro di una ragazza minorenne, coi fatti risalenti al febbraio 2016 a Pagani e il processo in prosieguo a luglio, quando saranno ascoltati in aula i consulenti tecnici nominati dal collegio. Saggese e Bombardino avevano ottenuto la prima scarcerazione a gennaio 2017, dopo quasi un anno di carcere, con due diverse destinazioni per la misura, entrambe fuori dalla città di Pagani e dalla Provincia di Salerno, di fronte al parere contrario opposto dal Pm. In particolare, restano determinanti gli esiti delle perizie tecniche, disposte dai giudici ed affidate ad un ginecologo e ad un perito informatico, incaricati di valutare rispettivamente le tracce sessuali raccolte con eventuali lesioni e i contatti telefonici sulle celle dei due paganesi con la vittima nelle due ore dei fatti contestati. In precedenza entrambi gli imputati avevano incassato rigetti in sequenza delle istanze di scarcerazione, in primis dal Riesame, che aveva blindato l’impianto accusatorio confermando la ricostruzione degli inquirenti.
In particolare i due sono accusati di violenza sessuale, lesioni e sequestro di persona ai danni di una ragazza sedicenne, finita nel mirino nel corso di una notte di follia nel febbraio 2016: i due sono assistiti da Giuseppe Della Monica e Stanislao Sessa. I due furono arrestati dai carabinieri, con l’indagine curata dal Pm Ernesto Caggiano.(a. t. g.)
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