L'INDAGINE

Pagani, droga tra le arance: ricostruita la rotta dei due corrieri

Le prime due condanne che hanno riguardato autista e complice sono dense di informazioni

PAGANI - Un viaggio tra le arance lungo le autostrade dalla Spagna all’Italia, con tappe intermedie fino al mercato ortofrutticolo di Pagani: è questo l’iter ricostruito dall’indagine antidroga fino al blitz del giugno scorso, quando ci fu il sequestro di 200 chilogrammi di hashish. Dopo arresti e conclusione delle indagini relative, le prime due condanne che hanno riguardato autista e complice sono dense di informazioni, con il giudice per le indagini preliminari che ripercorre il percorso e ricostruisce i ruoli dei due, ritenuti “marginali” nell’ambito dell’intero procedimento.
Le responsabilità del napoletano Raffaele Esposito, che al momento dell’arresto era impegnato nello spostamento della droga dal camion al furgoncino, sono state ritenute non dirette rispetto all’organizzazione dell’operazione illecita, ma gli sono comunque valse tre anni di reclusione, con le attenuanti concesse a bilanciare le aggravanti dell’ingente quantitativo.
Stesso discorso fa il giudice comminando tre anni di reclusione all’autista spagnolo Nicolas Ortega Suarez, accusato del “semplice” ruolo di corriere: nella sua difesa, Ortega Suarez, per sostenere la sua estraneità aveva citato le sue tre tappe a Valencia, Barcellona e Polla, testimoniate dal sistema di localizzazione Gps: se avesse saputo di portare tutto quel “fumo” tra le arance, aveva sostenuto lo spagnolo, non avrebbe certamente fatto tutte quelle soste.
La maxi partita di droga, nello specifico hashish, del peso di oltre 200 chilogrammi, era sistemata ad hoc tra le arance trasportate sul camion; dopo l’arrivo nel piazzale del mercato ortofrutticolo di Nocera-Pagani, sarebbe stata trasferita da un mezzo all’altro attendendo una maggiore tranquillità per portare a termine l’operazione.
Il giudizio abbreviato celebrato davanti al Gup del tribunale di Nocera Inferiore, Gustavo Danise, con le attuali motivazioni depositate, inquadra ancor meglio quell’episodio, riconfermando il ruolo di capo per Vincenzo Di Rosa, 59 anni, di Torre del Greco, commerciante di ortofrutta, coadiuvato dal fratello Gennaro, 49 anni, Basilio Lanzilli, 43 anni, originario di Napoli, attesi da diverso iter giudiziario, con il binario del rito ordinario e il dibattimento di rito.
La partita di droga, trasportata da un tir proveniente dalla Spagna, fu intercettata dai carabinieri il 25 giugno scorso: i militari erano stati attivati da un precedente lavoro di accertamento sullo spaccio di stupefacenti. Il mezzo incriminato nascondeva tra le casse di arance i panetti di hashish, di provenienza e produzione nordafricana, con la base di arrivo nell’area del polo agroalimentare di Pagani. L’operazione dei militari, con aiuto dei cani antidroga, bloccò la parte finale dell’affare illecito, con la materia prima partita dal nord Africa e arrivata per la successiva compravendita nella penisola iberica.

(a. t. g.)