Pagani dice “no” ai contatori dell’acqua

Rivolta degli utenti contro la decisione della Gori che deve installare gli apparecchi. Numerosi i morosi

PAGANI. Dipendenti della Gori in giro per effettuare la voltura delle utenze, monta la rabbia dei paganesi.

Sono settimane infuocate in città in merito alla gestione del servizio idrico integrato. In seguito alla sottoscrizione del verbale d’intesa tra Gori e Comune con cui l’ente ha dichiarato di voler evitare distacchi dell’acqua a chi ha situazioni debitorie, si sono serrate le verifiche sul territorio comunale. Tantissimi i cittadini che in questi giorni hanno ricevuto la visita di un dipendente della Gori per sostituire il vecchio misuratore o effettuare la lettura. Sarebbero infatti ancora molti in città i contatori risalenti alla vecchia gestione comunale, che non permetterebbero al gestore privato di contabilizzare i consumi così come i nuovi in uso.

«Io non faccio entrare più nessuno – dice un paganese che nei giorni scorsi si è rifiutato di aprire ad un dipendente – ogni volta che questi dipendenti ci fanno visita, per noi ci sono solo conseguenze negative». Pagani è bandiera nera per morosità: più del 50% degli utenti non paga regolarmente il servizio. «Io non ho mai pagato la bolletta dell’acqua dichiara una paganese – né mi è stata mai recapitata la bolletta in tanti anni di matrimonio, fino a qualche settimana fa. Ora mi dicono che dovrei pagare 600 euro per gli anni 2014-2016, e non so se devo aspettarmi altre bollette per gli anni precedenti. Non credo pagherò».

Molti morosi hanno difficoltà economiche. «Se non paghiamo è perché riusciamo a stento ad arrivare a fine mese. Dal Comune sono pronti a mandare bollette, ma non ad assicurare servizi» dichiara un cittadino. Il malcontento vige sia tra i morosi, sia tra coloro che pagano e rifiutano di subire un aumento delle tariffe. Furioso un utente che si è visto depositare nella cassetta della posta un modulo per l’autolettura del misuratore.

«Non solo pago regolarmente, a differenza di tanti altri, devo essere anche soggetto ad aumenti in bolletta». Come denunciato dai comitati per l’acqua pubblica nei prossimi 4 anni le tariffe saranno soggette ad un aumento del 31%. A questo si unisce la delusione di chi sperava che la gestione tornasse pubblica. «In periodo elettorale il sindaco si era assunto l’impegno di prodigarsi in questo senso. Questa sottoscrizione è uno schiaffo ai suoi elettori. Invece di aiutare i cittadini, si aiuta la Gori».

Martina Nacchio

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