IL FATTO

Pagani, danno erariale: a rischio la poltrona dei politici morosi

C’è il sindaco decaduto Alberico Gambino

PAGANI - Sentenza di condanna della Corte dei conti, arrivano le spese da pagare. Condannati gli amministratori comunali della città liguorina. Coinvolti politici di locali di destra e sinistra. La vicenda contabile è stata al centro dell'infuocato dibattito politico dell'ultimo consiglio comunale. Gli amministratori condannati che non hanno provveduto a regolarizzare la posizione con le casse comunali, rischiano anche l'incompatibilità, se ricoprono ancora una carica istituzionale. Le sentenze della magistratura contabile sono state notificate nei mesi scorsi al comune di Pagani e non tutti hanno pagato quanto contestato. Tra quelli che dovranno risarcire l’Ente c’è il sindaco decaduto Alberico Gambino a cui è stata notificata una nota spesa di 17mila euro.

Conto meno salato per l'ex consigliere comunale Lello De Prisco che deve sborsare poco meno di 4mila euro. Qualche centinaia di euro in più, invece, li deve pagare l'amministratore unico della Pagani servizi, Francesco Toscano . Chi, invece, ha pagato è l’ex sindaco Salvatore Bottone , che ha dichiarato: «Tutti abbiamo avuto delle condanne dalla Corte dei conti, ma non è stata mai chiarita questa vicenda. Chiedo alla segretaria comunale di legittimare la presenza all'interno dell'assise comunale di quanti hanno ancora pendenze nei confronti del Comune». Nella lista dei morosi è finito anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Massimo D’Onofrio , che fa sapere di avere «un giudizio pendente per un difetto di notifica di una condanna».

E non un giudizio definitivo. Le spese contestate della Corte dei Conti sono relative alla commissione fitti, agli oneri di urbanizzazione e costruzione del Pagani Center e ad alcuni incarichi legali. Dopo il caso sollevato in Consiglio comunale, per quanti hanno ricevuto la notifica della sentenza di pagamento, e siedono ancora tra gli scranni dell’Assise cittadina, c’è il pericolo di trovarsi in conflitto con la norma sull’incompatibilità. Soprattutto, dopo che è stata investita della faccenda la segreteria comunale che dovrà verificare la presenza di eventuali debitori con il Comune nella massima assemblea cittadina.

Rosanna Marrazzo