L’AFFARE DROGA

Pagani, città capitale dello spaccio: aperte le nuove “piazze”

Sgominati i clan si affacciano sul mercato giovanissimi sconosciuti agli inquirenti

PAGANI - È a Pagani l’ultima piazza di spaccio nell’Agro nocerino: il lavoro di rivendita delle dosi, in prevalenza coca, hashish e marijuana ma anche anfetamine tipo mdma, non si ferma neanche con lo spopolamento estivo, data la persistenza della clientela e l’arrivo dei compratori che prosegue senza sosta.

Lo smercio avviene nel cuore del centro storico, dove la base del “sistema” costituisce un’attività a cielo aperto, con orari quasi full time, tra vedette, meccanismi di controllo del territorio, passaggi e nascondigli diversificati per sfuggire al contrasto delle forze dell’ordine, che non possono stare al passo se non con attività episodiche, arresti continui e contestazioni singole, legate a blitz che concludono contestazioni di detenzione semplice nei riguardi dei pusher.

La realtà polverizzata di una rete di spacciatori indipendenti e non collegate ha poco senso: il sistema avrebbe una consolidata organizzazione, ricambi di persone e rivenditori, con una storia avviata almeno da due anni, in sostituzione del vecchio giro di smercio gestito dai clan del quartiere, facenti capo fino al 2009, come riportano le ultime indagini , i processi e le relazioni delle forze dell’ordine, al gruppo Fezza- Petrosino D’Auria. I volti dello spaccio sulla strada che attraversa la città, giù dal Corso fino a San Francesco, cambiano continuamente. I punti d’appoggio, come dimostrano le precedenti attività di sequestro dei carabinieri, sono nei muri, nelle parti alte dei portoni a volta, tra le pietre scheggiate momentaneamente occultate per l’approvvigionamento del singolo “operatore”.

Alfonso T. Guerritore