Pagani Center, salvati dalla prescrizione

Per l’illecito edilizio sono stati assolti in tredici, tra tecnici dell’Ente e committenti. Alla fine ha pagato solo Tramontano

PAGANI. Arrivata la sentenza di prescrizione per l’inchiesta “Pagani Center”, il complesso immobiliare al centro delle polemiche. A beneficiarne tredici imputati: il funzionario Alfonso D’Angelo, il responsabile e amministratore unico della Pagani center s.r.l. Carmine Forino, Enrico Giaquinto, ex responsabile del settore qualità urbana, il funzionario Giovanni Pellegrino, i componenti della commissione edilizia responsabile dell’approvazione Emilio Attianese, Domenico De Martino, Lorenzo Granatino, Alfonso Ruggiero, Antonio Russo, Aniello Sicignano, Anna Spada; infine i gestori della Ro.Ma costruzioni s.r.l. Alfonso Tramontano e Antonio Grimaldi questi ultimi responsabili dell’impresa impegnata nella realizzazione dei lavori.

I capi di imputazione erano abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Erano stati rinviati a giudizio, col gup ad accogliere la richiesta di processo per i coinvolti con la sola condanna a un anno di reclusione con pena sospesa per l’ingegnere dell’ufficio tecnico Bonaventura Tramontano, giudicato con rito abbreviato e per il quale era scattata poi la prescrizione del procedimento penale, per cui venne reintegrato all’ufficio tecnico del Comune di Pagani nel 2014.

L’operazione venne eseguita dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno nel marzo 2009: l’inchiesta era coordinata dal sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale nocerino, Elena Guarino.

Le fiamme gialle procedettero al sequestro del complesso immobiliare che era ancora in corso di edificazione. Il progetto del centro commerciale aveva un valore complessivo di 4 milioni e mezzo di euro, per una superficie superiore ai quattromila mq.

L’inchiesta era nata nel 2008, con il lavoro inquirente concentrato sulla corretta applicazione da parte degli Enti Locali della normativa amministrativa sulla gestione pubblica: per la procura in quell’area doveva sorgere un’opera di edilizia pubblica e non un centro commerciale in uso a privati.

Le responsabilità individuate, per i tre funzionari dell’Ufficio Tecnico del Comune di Pagani, i tre imprenditori e il privato riguardavano reati contro la Pubblica Amministrazione, violazioni della normativa edilizia e urbanistica e lottizzazioni abusive poste in essere, in concorso tra loro, dagli imprenditori e dal privato con la compiacenza dei funzionari pubblici.

Le responsabilità di abuso d'ufficio riguardavano invece la commissione urbanistica. La vicenda si è chiusa.

(d. s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA