LO SCANDALO

Pagani, baby squillo: per i periti dei giudici credibili i racconti

Confermate le testimonianze dei giovani agli agenti di polizia giudiziaria: si tornerà in aula a giugno

PAGANI - Dopo il vaglio di credibilità dei testimoni, con la relazione dei periti agli atti del dibattimento, saranno le trascrizioni delle intercettazioni a completare la formazione delle prove nel processo intentato per i rapporti con i minorenni di un giro di baby-squillo nell’Agro davanti al Tribunale di Nocera Inferiore: il racconto dei minori, in particolare, era stato definito lineare e credibile all’esito della perizia, in modo da sostanziare il racconto degli episodi fatto davanti alla polizia giudiziaria, in prima battuta, e poi nel corso del dibattimento. La sezione penale del Tribunale presieduta da Franco Russo Guarro riprenderà il procedimento a giugno, ripartendo dalla trascrizione delle telefonate effettuate.

Le contestazioni formulate nel processo riguardano un uomo di Pagani, con una proprietà a Sant’Egidio del Monte Albino divenuta sorta di base, per le contestazioni, con l’imputato a rispondere da solo di sfruttamento della prostituzione. Secondo le ricostruzioni avrebbe concesso il suo casolare di campagna per gli incontri, con il processo a imputare accuse di rapporti con minori ad altri due clienti. Un’altra tranche del procedimento, con iter separato, si era conclusa con dei patteggiamenti e risarcimenti per altri quattro imputati. Il cuore dell’inchiesta aveva individuato un giro di ragazzini che si offriva via web ad una clientela sparpagliata tra Pagani, Vietri sul Mare e Avellino, luoghi dove risiedevano le persone divenute acquirenti delle prestazioni, con annunci diffusi via web e prezzi alti per il tempo e i rapporti sessuali.

Alfonso T. Guerritore

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