Pagamento retta ai minori Lite tra Rovella e Baronissi

È durata 10 anni la contesa tra i due comuni: l’ha spuntata il centro dei Picentini I piccoli erano stati sistemati al Sacro Cuore. Querelle chiusa con una transazione

MONTECORVINO ROVELLA. È durata circa 10 anni la battaglia legale tra i Comuni di Montecorvino Rovella e Baronissi per definire a chi toccasse pagare le spese per il ricovero di due minori sotto tutela dei Servizi Sociali. Alla fine l’ha spuntata il comune dei Picentini che incasserà 17mila euro.

Tutto inizia nel gennaio del 2003 quando il comune di Baronissi comunica a quello di Rovella che un nucleo familiare seguito dai Servizi sociali si era trasferito nella cittadina dei Picentini e che pertanto l’Ente, in ottemperanza di quanto disposto dal Tribunale dei Minori di Salerno, avrebbe dovuto collocare in un’idonea struttura i due bambini della coppia, provvedendo così al pagamento in favore dell’Istituto del Sacro Cuore di Gesù di Salerno della retta di ricovero pari a 20 euro al giorno per ognuno dei piccoli.

Il Comune di Montecorvino Rovella non battè ciglio e si assunse così la responsabilità di quanto disposto dal giudice. Ma, poco dopo, in virtù di una legge che prevedeva che toccasse invece al Comune di Baronissi pagare l’eventuale assistenza, da Palazzo di Città fu inviata la relativa nota spesa di quanto versato in un anno: poco più di 21mila euro.

Dal comune dell’Irno, però, risposero picche: non avrebbero cioè pagato quanto richiesto nè si sarebbe più occupati della vicenda dal punto di vista economico. E così pochi mesi dopo da Rovella, attraverso un legale incaricato dall’Ente, arriva la citazione in giudizio nei confronti del Comune di Baronissi, con udienza fissata dinanzi al giudice del Tribunale di Mercato San Severino. Ma anche qui un buco nell’acqua: c’è un difetto di giurisdizione, tutto andava risolto in sede Amministrativa.

Arriviamo così nel 2007, e da Montecorvino parte una lettera al prefetto con l’invito ad assumere una decisione in merito alla vicenda che vedeva contrapposti i due enti. Ma dal Palazzo di Governo la risposta fu drastica: la competenza era in capo al Tribunale amministrativo regionale. Pochi mesi e il Comune di Rovella dà incarico ad un altro avvocato esterno affinché si occupasse del caso dinanzi alla sezione salernitana del Tar. Il Comune di Baronissi, a questo punto, si costituiva in giudizio e prima di una sentenza nel merito esprimeva la volontà di definire la controversia attraverso una transazione. Cosa che è stata formalizzata nei giorni scorsi: Baronissi verserà a Rovella 17mila euro in due rate. Resta da verificare quanto è costata ai due enti questa disputa in carta bollata.

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