Padre e figlio in manette per la lite a Sant’Eustachio

Dopo l’arresto del 23enne finiscono in carcere anche due suoi familiari Gli agenti della Squadra mobile li hanno incastrati grazie alle intercettazioni

Svolta nelle indagini relative al violentissimo litigio che il 30 maggio scorso, in un condominio di Sant’Eustachio, portò all’arresto del 23enne Antonio Franceschelli con l’accusa di duplice tentato omicidio. Ieri gli agenti della squadra “mobile” della polizia, hanno tratto in arresto altre due persone ritenute responsabili dell’accaduto: si tratta del padre del 23enne, Arturo Franceschelli e del fratello, il 26enne Luca.

Le indagini condotte dagli uomini dal vice questore aggiunto Claudio De Salvo, hanno dimostrato la partecipazione anche dei due arrestati nell’aggressione armata che si verificò nel cortile del condominio di via Cupa Parisi. Indagini, portate avanti con estrema difficoltà in considerazione del pesantissimo clima di omertà registrato nel condominio. Per questo motivo infatti, gli uomini della “mobile” pare abbiano fatto ricorso all’uso di intercettazioni telefoniche.

Sotto controllo non solo i telefoni della famiglia Franceschelli ma anche quelli dell’altro nucleo familiare che nella lite ebbe la peggio costringendo alle cure dei sanitari Mario A., 65 anni e suo figlio Fabio di 32, quest’ultimo ripetutamente colpito al torace, all’addome ed alle gambe. A scatenare il putiferio, una finestra ubicata su un pianerottolo: l’apertura delle ante fu la miccia che fece scoppiare il caos, portando i due nuclei familiari, già da tempo ai ferri cortissimi, a venire alle mani dopo un alterco dai toni roventi.

Una vera e propria rissa che, secondo gli uomini della “mobile” coinvolse almeno sette o otto persone. La polizia, intervenuta sul posto, riuscì ad individuare in brevissimo tempo l’autore dell’accoltellamento ma già dalle prime indagini si comprese che Antonio Franceschelli non era l’unico responsabile. Così, grazie ad un minuzioso lavoro di intercettazione si è risaliti agli altri due responsabili - padre e fratello - arrestati in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno.

Già prima dell’arresto del fratello più piccolo, nel corso della perquisizione domiciliare, i poliziotti rinvennero cinquanta grammi di hashish che erano però nelle disponibilità del fratello maggiore dell’arrestato: per il quale scattato una denuncia per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Ieri l’arresto insieme al padre. ©RIPRODUZIONE RISERVATA