Pac, fondi inutilizzati Asili nido e ludoteche a rischio chiusura

A lanciare l’allarme è l’associazione “Osservatorio sui minori” «L’assenza di questi servizi causa gravi danni alle famiglie»

Ben 35 milioni di euro stanziati, di cui 6.104.050 per la sola provincia di Salerno, destinati all’avvio di nuove strutture, al miglioramento e all’ampliamento dell’offerta di asili nido, micro nidi, ludoteche ed altri servizi di supporto alle famiglie, rischiano di non essere pienamente utilizzati. A lanciare l’allarme l’associazione onlus “Osservatorio sui Minori” che denuncia i gravi ritardi delle procedure di affidamento dei servizi rivolti ai bambini fino a 3 anni previsti dal Piano di Azione Coesione (Pac) e non attivati in occasione dell’inizio dell'anno scolastico in corso.

«Piani di intervento bocciati dal Ministero e bandi per l’affidamento alle cooperative ed associazioni che tardano ad essere pubblicati o affidati sono alcune tra le cause della mancata erogazione dei fondi imputabili ai sindaci ed ai responsabili amministrativi dei vari Comuni e degli Ambiti territoriali dei Piani sociali di zona, che solo in parte hanno iniziato a spendere i finanziamenti. – spiegano dall'associazione di promozione sociale con sede in via Trento, a Mercatello – Il risultato, se non si avvieranno subito le procedure di bandi pubblici o di affidamento diretto, sarà che le tante famiglie dei 158 comuni della provincia di Salerno con bambini da 0 a 3 anni non potranno usufruire dei servizi di tali strutture».

Sono circa 30mila i bambini salernitani sotto i tre anni e alla maggioranza delle loro famiglie, l’assenza di questi servizi causa non solo un mancato supporto alla genitorialità ma anche, alle madri principalmente, grandi difficoltà di entrare e rimanere nel mercato del lavoro.

L’associazione inoltrerà ai referenti istituzionali dell’Unione europea, Governo e Regione un aggiornamento della situazione attuale in provincia di Salerno chiedendo anche «di verificare lo stato delle cose “reali” in tutte le regioni meridionali obiettivo dei Pac (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria) per fare in modo che si rispettino i diritti fondamentali di ogni bambino e genitore».

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