Ostruita la foce del Sele Il Comune corre ai ripari

Una conferenza di servizi per individuare le competenze per gli interventi Necessaria la pulizia dei materiali sabbiosi per eliminare i pericoli di esondazione

CAPACCIO PAESTUM. Ostruzione alla Foce del Sele: al via la conferenza di servizi per individuare “le competenze certe per effettuare i necessari interventi che assicurino la rimozione dei materiali”. Il provvedimento, deliberato dalla giunta presieduta dal sindaco Italo Voza, si è reso necessario per la salvaguardia della pubblica incolumità attraverso specifici interventi di pulizia idraulica dei materiali sabbiosi, che ostruiscono la foce e rappresentano una possibile causa di potenziali e future esondazioni del fiume. Interventi che del resto sono richiesti anche dagli stessi cittadini, che temono appunto il pericolo di allagamenti.

Sulla rimozione dell’ostruzione però va chiarita la competenza dell’ente addetto a tale operazione, da qui la convocazione della conferenza dei servizi. «Sull’ostruzione – spiega il consigliere delegato alla fascia costiera, Maurizio Paolillo – c’è un certo fermento popolare per possibili esondazioni del fiume Sele. L’amministrazione comunale ha scritto a tutti gli enti competenti per la rimozione. Il Comune ha la gestione del demanio marittimo ma non è proprietario, pertanto, non può accollarsi tutte le spese anche in considerazione del fatto che nulla riceve sui canoni concessori». Paolillo aggiunge: «La barra fluviale non costituisce un pericolo: quando ci sono le esondazioni essendo composta da sabbia e ghiaia, si sgretola e il varco si apre. Esiste in tutti i corsi d’acqua, la possiamo togliere ma si riforma puntualmente».

Il problema è legato soprattutto ai costi per la rimozione dei materiali. «Vogliamo sapere chi ci finanzierà considerato che occorrono – conclude Paolillo – solo per la caratterizzazione 30.000 euro e per lo smaltimento 150 euro a tonnellata, e saranno migliaia di tonnellate. Dopo la caratterizzazione, inoltre, se la barra fluviale risultasse inquinata, va smaltita come rifiuto speciale in discarica. È stata fatta una consulenza da un professore universitario che ha spiegato che scompare durante le esondazioni, e non costituisce pericolo. L’isolotto era cosa diversa ed è stato rimosso così come i tronchi che possono rappresentare un ostacolo al regolare defluire dell’acqua».

Lungo il corso del fiume Sele, recentemente, sono stati rimossi tre diversi isolotti. L’ostruzione si trova precisamente alla Foce del Sele dove il fiume si riversa nel mare ed è causa di un restringimento sia a destra che a sinistra del fiume. Effettuata la conferenza dei servizi si stabilirà finalmente quale sarà l’ente che dovrà procedere alla rimozione della barra fluviale alla Foce del Sele, eliminando una potenziale causa di esondazione nei territori circostanti.

Angela Sabetta

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