Ossari venduti per loculi Amministrazione nei guai

Angri: il bando della precedente giunta era sbagliato, ora si corre ai ripari Restituzione dei soldi a chi li ha anticipati. Interessate centinaia di famiglie

ANGRI. Pensavano di prenotare loculi, invece sono ossari. Tegola per i 400 cittadini che hanno anticipato al comune un terzo della cifra complessiva (ovvero 2.250 euro), che ammonta a circa 750 euro. A spiegare la delicata problematica il componente della giunta comunale di Cosimo Ferraioli, Danilo Avagnano, impegnato in questi giorni nella soluzione del nodo spinoso. Questo non sarebbe l’unico problema.

In sintesi, durante l’amministrazione Mauri, in seguito alla decisione di ampliare la capienza del camposanto, è stata conclusa la procedura di assegnazione ai privati di un’area all’interno del perimetro cimiteriale per la costruzione di circa 1.150 loculi ossari. L’area è stata affidata ad una congrega del napoletano che ha provveduto alla realizzazione dell’opera complessiva. Il privato, però, potrà venderne soltanto 950, perché 200 dovranno essere consegnati all’ente di piazza Crocifisso. In seguito ad una manifestazione d’interesse, sono stati più di 400 i cittadini ad effettuare la prenotazione, anticipando il pagamento di un terzo dell’importo complessivo. Quindi saranno soltanto in 200 i cittadini che potranno acquistare i loculi ossari. Gli altri interessati dovranno acquistare, a diverse condizioni, dal privato. La costruzione dei loculi ossari è stata già conclusa, ora restano da chiarire alcuni punti con la congrega prima della consegna all’ente.

«Secondo il privato -spiega Avagnano- i loculi ossari dovrebbero essere consegnati al comune senza rifiniture in marmo e allaccio elettrico. Noi, invece, non siamo di questo avviso. Quindi c’è un po’ di ritardo nella consegna perché stiamo cercando di pervenire pacificamente ad un accordo, e stiamo tentando di ricostruire la situazione sulla base del bando emanato dalla precedente amministrazione».

Tornando alla questione della confusione tra loculi e ossari, così prosegue Avagnano: «I cittadini, nel versare al comune la somma economica a titolo di anticipazione, hanno inteso prenotare i loculi. Tuttavia il loculo misura due metri e quindici centimetri, invece le costruzioni sono di un metro e ottanta centimetri, pertanto non possono essere considerati loculi, perché, per essere chiari, dentro la bara non ci va. Quindi ora stiamo cercando di capire com’è nato questo fraintendimento». Avagnano garantisce ai cittadini non più interessati la restituzione delle somme anticipate che non sono state toccate. «A chi ci dirà di non essere più interessato l’ente restituirà la somma anticipata».

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