SANITA'

Ospedali, tagli “chirurgici” della Regione

Cure ad alta intensità, De Luca rivede il piano: investimenti a Scafati e Agropoli, meno posti per Ruggi e gli altri nosocomi

SALERNO - La Regione riorganizza il potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva negli ospedali, assegnando alle strutture sanitarie del Salernitano otto posti in più per le cure ad alta intensità. Ma l’analisi della ripartizione, adesso, fa emergere degli scompensi: perché per nosocomi che vengono maggiormente rinforzati - come quelli di Scafati e Agropoli ce ne sono altri che, di fatto, vengono depotenziati come Battipaglia, Eboli e - soprattutto - Vallo della Lucania e Roccadaspide. Una nuova mappa che, dunque, fa i conti con una coperta che resta ancora troppo corta nonostante gli sforzi per garantire una maggiore copertura delle aree di cura ad alta intensità, adesso di fatto concentrate soltanto su alcuni nosocomi.

Il nuovo piano. La rimodulazione dei posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva regionale è stata varata con un’apposita delibera di Giunta per «rendere gli interventi più aderenti alle effettive esigenze o disponibilità finanziarie»: ora tutta la documentazione sarà trasmessa al Ministero della Salute che dovrà dare l’ok. Il nuovo «piano di riorganizzazione e potenziamento delle attività in regime di ricovero in terapia intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cura» prevede interventi connessi all’attivazione di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, pronto soccorso e acquisto di ambulanze per 205,2 milioni di euro, di cui 163,8 milioni finanziati dal Decreto Rilancio, 34,8 milioni finanziati da risorse regionali, 6,6 milioni finanziati da donazioni private e 1,4 milioni relativi ai ventilatori polmonari ceduti dalla struttura commissariale. Il precedente piano del 2020, invece, prevedeva interventi per 178,6 milioni.

(al.mo.)

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