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Ospedale, via ai trasferimenti per medici e infermieri

AGROPOLI. Chiusura dell’ospedale di Agropoli: il manager dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, invita gli infermieri professionali dipendenti, che non lo abbiano ancora fatto, a provvedere ad...

AGROPOLI. Chiusura dell’ospedale di Agropoli: il manager dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, invita gli infermieri professionali dipendenti, che non lo abbiano ancora fatto, a provvedere ad esprimere la manifestazione di interesse sul presidio dove essere trasferiti. La preferenza dovrà essere espressa entro domani. In caso contrario, sarà la direzione dell’Azienda a decidere procedendo con il trasferimento di ufficio in altre strutture ospedaliere, che registrano la necessità di nuove unità per sopperire alla carenza di organico.

Le lettere sono state spedite venerdì. E tra i dipendenti c’è chi non ha gradito la richiesta perché nella comunicazione veniva già indicato anche il presidio di destinazione. Ormai manca davvero poco e tutto l’iter relativo al trasferimento del personale e l’individuazione dell’organico che, invece, presterà servizio al Psaut, è giunto quasi a conclusione. Nei giorni scorsi è stato pubblicato anche l’avviso di manifestazione di interesse per l’assegnazione del personale della dirigenza medica e sanitaria non medica in servizio all’unità di patologia clinica da assegnare mediante mobilità ordinaria ad altri presidi dell’Asl. Il personale ha presentato istanza per la ricollocazione negli ospedali di Oliveto Citra e Roccadaspide. Anche in questo caso, è stato possibile esprimere un ordine di preferenza. Chi non ha presentato domanda sarà trasferito di ufficio.

Intanto, il comitato pro ospedale, coordinato da Giovanni Basile, ha organizzato per il 13 settembre, all’interno dell’spedale, un incontro pubblico. Un ultimo tentativo finalizzato a scongiurare lo smantellamento del presidio ospedaliero agropolese che dal 15 settembre uscirà dalla rete regionale dell’emergenza. «Cercheremo di fare delle proposte – spiega Giovanni Basile – Siamo molto rammaricati per il silenzio della politica. Ciò che non è chiaro è se questo silenzio è rassegnazione o complicità verso chi ha voluto chiudere il nostro ospedale. I cittadini di certo non meritano di essere trattati in questo modo e soprattutto abbandonati». (a. s.)