Ospedale, pochi interventi e lunghe attese 

Il sindacalista Biondino (Cisl) accusa: «I politici fanno solo promesse, le emergenze e i disagi restano»

Due o al massimo tre sedute operatorie al mese, liste d’attesa anche di un anno, pochi cardiologi e personale sanitario insufficiente.
Il sindacalista della Cisl Gaetano Biondino torna all’attacco per puntare i riflettori sulle criticità e sulle difficoltà del “Santa Maria dell’Olmo”. «All’ospedale la situazione si sta incancrenendo sempre di più – ha sottolineato – E mentre la politica si riempie la bocca di promesse mai mantenute ed i politici di tutti gli schieramenti incontrano i medici dell’ospedale solo perché le elezioni sono vicine, i disagi rimangono immutati».
Il sindacalista va giù duro: «Sono mesi che, periodicamente, chiedo un intervento decisivo per dare all’ospedale di Cava gli strumenti necessari per funzionare, prima di tutto personale. E, invece, le sedute della sala operatoria rimangono due o tre al mese per mancanza di anestesisti ed i pazienti sono costretti ad aspettare anche un anno per una protesi alla gamba, con tutti i disagi e la sofferenza che questo comporta. I cardiologi promessi, inoltre, non sono mai arrivati e si effettuano i turni con grande fatica».
Biondino ha posto l’accento sulle lamentele dei cittadini che «giustamente alzano la voce ma con l’interlocutore sbagliato, cioè con gli operatori sanitari che non possono fare altro che presentare le loro difficoltà senza ricevere, però, delle risposte in cambio».
Ha, poi, chiosato: «In questi giorni i politici stanno incontrando i medici di Cava per capire cosa non funziona nell’ospedale cittadino. Mi chiedo dov’erano in tutti questi anni quando io ho fatto notare tutte le cose che non vanno. La risposta che mi sono dato è che, probabilmente, erano presi da altro e che adesso vogliono farci credere che sono interessati alla nostra sorte».
Alfonsina Caputano
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